Apr 01, 2019 07:07 CET
  • Conoscere l'Islam (23): la creazione degli animali

Amici è da qualche settimana che stiamo parlando delle meraviglie dell’Universo che ricordano all’uomo la sua imperfezione davanti a un Creatore onnipotente.

 L'Universo è infatti un elegante e saggio libro, il cui autore è Dio e l'uomo leggendo I suoi segni(ayat) può comprendere la verità che è nella natura e nell'universo e questa verità lo porta proprio a conoscere questa forza onnipotente e onnisappiente.

La natura in tutte le sue forme ed espressioni dunque parla di Dio. Non solo ne è segno e simbolo, ma in essa si rivela lo stesso operare provvidenziale di Dio per l’uomo, anche lui creatura “con” le creature, e chiamato a lodare e ringraziare Dio come le stesse creature insegnano.

La terra ed i cieli siano stati creati da Dio, insieme a tutti gli esseri viventi che popolano il nostro pianeta, compresi gli animali.

Sul pianeta  esiste un'immensa varietà di animali ed esseri viventi incredibili. Tutte le specie animali sono importanti e ognuna ha una funzione precisa nel ciclo vitale. Queste creature sono così variegati e peculiari che per conoscerli ci vogliono studiare numerosi libri e saggi scientifici. Secondo gli scienziati però esistino ancora numerose specie finora sconosciute.

Nel seguente versetto Iddio Altissimo riferisce alla creazione degli animali: “ed Allah ha generato ogni animale dall’ acqua.” [ Corano, 24:45 ]

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Gli animali viventi hanno diverse specie: bestiame, rettili e animali selvatici della terra, dell’acqua, cioè tutti i tipi di animali che vivono in libertà. In ciascuna di queste categorie, ben distinte fra loro, vi sono poi le diverse “specie” che le caratterizzano e che danno vita alla fantasiosa molteplicità degli esseri viventi che popolano la Terra, ciascuno dei quali è unico per forma, comportamento, istinto ed alimentazione.

A guidare essenzialmente gli animali, è l'istinto. Gli istinti dunque fanno parte del patrimonio genetico di ogni animale. Infatti Dio ha progarmmato in loro, attraverso l’istinto, tutto quello di cui hanno bisogno per funzionare efficaciamente nel loro ambiente. Negli animali infatti il comportamento è regolato da istinti innati: prevede cioè sequenze fisse di azioni in risposta a stimoli specifici. Gli animali sanno come cibarsi, sanno come costruire tane e nidi, avvertono il pericolo e sanno come difendersi, ognuno a modo proprio. Ogni specie ha una tattica difensiva specifica.

I predatori attaccano le prede per cibarsi, non per cattiveria. Inconsapevolmente fanno parte della famosa catena alimentare. Gli organismi di un ecosistema dipendono gli uni dagli altri per alimentarsi.

È l’esempio dei nidiacei, che chiedono il cibo quando i genitori raggiungono il nido. In questa fase della vita essi sono perlopiù ciechi, e la loro richiesta di cibo è una risposta istintiva provocata dal rumore e dal movimento più che dalla vista del cibo in sé.

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Essi conoscono per istinto I loro nemici e sanno benissimo difendersi dai pericoli.

Ma come si difendono gli animali? Sono davvero varie le strategie che ogni specie mette in atto.

Quando ha nemici intorno a sé, l’anguilla elettrica emette scariche elettriche. Sono di debole intensità per avvisare di star lontani, se invece qualcuno si avvicina un po’ troppo, la scarica può addirittura uccidere il predatore.

Il camaleonte si difende cambiando colore rapidamente. I serpenti sono golosi di camaleonti, ma non sempre riescono a vederli. Invece la seppia quando sente i predatori vicini, spruzza il suo inchiostro nero e scappa via velocemente.

Alcuni animali usano le loro corna o i loro corni per difendersi: cervi, camosci, rinoceronti. I grandi e piccoli felini si difendono usando zanne e unghie ben affilate. Gli struzzi invece, sebbene siano uccelli, non riescono a volare, ma le zampe sono dotate di unghie forti e appuntite.

C’è anche chi usa degli odori o sapori sgradevoli. Succede ad esempio alla moffetta, se viene attaccata da un altro animale, spruzza un liquido che irrita gli occhi e ha un pessimo odore. Anche il rospo si difende così. Le protuberanze che ha sul corpo, quando si trova in pericolo, secernono un liquido velenoso, dal sapore e odore sgradevole.

Gli opossum sono invece grandi attori. Per  salvare la pelle si fingono morti. Al contrario gazzelle, daini, antilopi, lepri, conigli, corrono velocemente, facendo perdere le loro tracce. Oltre alla velocità usano anche la corsa a zig-zag: prima in una direzione, poi in un’altra, girano intorno ad arbusti, alberi, sassi.