Giu 20, 2021 06:13 CET
  • Le meraviglie sconosciute dell’Iran (22) La regione del Golestan

Una delle meraviglie sconosciute dell’Iran, è la regione del Golestan, a nord-est della nazione dell’Asia occidentale.

La regione del Golestan, che in farsi significa roseto, e’ una delle più belle dell’Iran con il suo cielo stellato, i suoi boschi incontaminati, le sue praterie verdeggianti e i suoi 7 mila anni di civiltà. Secondo gli archeologi, nel Golestan possiamo trovare riferimenti della civiltà iranica pre-ariana.

I siti storici ed archeologici più importanti di questa regione sono Torang Tappe’, Eslam Tappè, la città antica di Gorgan, la diga di Eskandar o il muro di Gorgan, Gonbad-e-Qaboos e tanti altri luoghi che risalgono ad un arco di tempo che spazia dal terzo millennio avanti Cristo fino al periodo islamico. Fino al 1997 questa regione veniva considerata parte del Mazandaran ma venne divisa da essa per via della sua storica importanza e Gorgan e’ stata scelta come capoluogo di provincia di questa regione.

La regione del Golestan ricopre una superfice di circa 22 mila chilometri quadrati e confina a nord con il Turkmenistan, ad est con la regione del Khorasan, a sud con la regione del Semnan, ad ovest con il Mar Caspio e la regione del Mazandaran.

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E’ una delle regioni decisamente multi-etniche dell’Iran con la presenza di parti, turkmeni, sistani, beluci, curdi, azeri, qezelbash e kazaki. I parti o i farsi di questa regione o sono autoctoni o sono immigrati da altre regioni. I farsi del luogo parlano per lo più dialetti come il Gorganì, Katulì e Mazanì. Gli immigrati invece a seconda della loro provenienza parlano sistanì, semnanì e khorasanì. I farsofoni vivono per lo più nelle zone del sud e del centro della regione ed i mazanì nei villaggio ad ovest del Golestan. La popolazione turkmena e’ concentrata nella parte orientale, al centro, al nord ed anche nella stessa città di Gorgan. I turkmeni compongono la maggiorparte della popolazione della regione e per questo nelle prossime puntate vi parleremo dettagliatamente delle loro tradizioni e della loro cultura.

 

In passato la città di Gorgan aveva cinque famose porte e solo attraverso queste si poteva entrare nella città visto che era circondata da alte mura e torri. A nord della città poi vi era una ulteriore fortificazione detta muro di Alessandro che era stata costruita per impedire le incursioni dei popoli nordici ed era stata edificata nel periodo Sasanide ed ancora oggi ci sono resti di questa muraglia. Si stima che fosse lunga 200 chilometri ed e’ secondo gli studiosi l’opera edilizia più imponente dell’Iran antico ed e’ il terzo grande muro della storia del mondo dopo quella cinese e quello costruita in Germania. Nelle iscrizioni storiche questo muro viene detto diga di Alessandro, diga di Anushiravan, Diga di Firuz, Serpente Rosso ed ecc…

A Gorgan sono comunque importanti anche le opere post-islamiche. Tra queste la più importante e’ la moschea Jame o del Venerdì di Gorgan, costruita dai Selgiuchidi e di cui rimane solo un minareto di mattoni ed un pulpito con iscrizioni in calligrafia Kufi. Secondo gli studiosi, il pulpito o Minbar della moschea di Gorgan e’ uno dei quattro più singolari che esistano al mondo.

Tra i luoghi da visitare anche la Madrasa o scuola antica di Emadiyeh, edificata prima del periodo Safavide e che affascina con la sua bellezza architettonica tipica dell’antica Persia.

Bellissimo anche il bazaar Naalbandan ovvero dei “Ferratori di Cavalli”, uno dei centri economici importanti in antichità ma anche una sorta di cuore sociale e culturale della città. Ancora oggi ospita le botteghe ed i negozi migliori della città e naturalmente fare acquisti in queste luogo secolare riserva ai visitatori tante emozioni e la possibilità di sognare e di credersi per un attimo protagonisti di un viaggio indietro nel tempo.

Ed approposito di viaggio nel tempo, a Gorgan vi e’ anche un grande museo che ha tre sezioni, archeologia, antropologia e iscrizioni su pietra. Per numero di reperti, e’ il quarto museo dell’Iran e conserva reperti che alle volte raggiungono i tre mila anni di antichità.

Se queste erano le attrazioni storiche di Gorgan, non da meno e’ la sua natura. E’ una zona coperta di boschi e praterie, con laghetti, piante ed animali numerosi e tanti fiumi.

Sono di fama ed importanza mondiale soprattutto la foresta del Golestan, la zona protetta di Jahan Nama ed il parco di Nahar Kharan.

La foresta del Golestan o ufficialmente il Parco Nazionale del Golestan e’ una zona protetta abbastanza nota al livello internazionale che viene visitata annualmente da milioni di turisti che possono girare nel parco ed osservarne le bellezze. L’autostrada che porta a Mashad si accosta per circa 40 chilometri a questa zona protetta che ricopre un’area complessiva di 91,890 ettari e si trova ad est della catena montuosa degli Alborz, a nord-est dell’Iran e nella zona tra il Golestan, il Semnan ed il Nord Khorasan.

Il parco nazionale e’ pieno di alture di calcare che hanno pendici non troppo ripide. Il parco si trova tra il Mar Caspio e le zone desertiche e per questo e’ influenzato un pò da entrambi i climi. In esso vi e’ una incredibile concentrazione di piante. Questa ricca vegetazione poi a sua volta ha posto le basi per un ricco ciclo di mammiferi erbivori e carnivori. Ci sono cervi, capre, bisonti, montoni, ghepardi, orsi bruni, lupi e gatti selvatici. E’ considerevole in questo parco anche la diversità delle specie di volatili, 110 secondo i dati esistenti.

Negli ultimi anni sono stati costruiti i centri di Golshan, Golzar e Abshar, dove i viaggiatori possono pernottare e usufuire dei migliori servizi e poter quindi fare, durante il giorno, escursioni all’interno deel parco. Vi sono anche sedie, tavoli, barbecue e wc per chi vuole fare campeggio e magari non si può permettere l’albergo. Chi ci e’ stato dice che descrivere a parola la bellezza del luogo e’ impossibile e che bisogna andare per capire di cosa si tratti.

Se viaggiate in Iran, visitate la regione del Golestan, è veramente una delle Meraviglie Sconosciute dell’Iran!