Mar 08, 2022 10:02 CET

Cari amici, l’Iran è una delle nazioni più belle del mondo, sia dal punto di visto della ricchezza storica che sotto il profilo delle attrazioni naturali. In questo programma però vi vogliamo presentare alcune meraviglie meno conosciute dell’Iran, che di solito non si trovano nei giri turistici, e che certe volte neanche gli iraniani conoscono. Insomma, l’obiettivo è presentarvi luoghi, monumenti e paesaggi magici, che pochi hanno potuto conoscere e apprezzare

Cari amici nella puntata precdente abbiamo detto che una delle meraviglie sconoscuite dell'Iran e' Shahr-e Sukhte la "Città Bruciata situata nella regione sistan e Baluchistan nella parte sud-orientale dell’Iran. 

Shahr-e Sukhte la "Città Bruciata" un sito archeologico risalente all'Età del Bronzo. Si tratta di un insediamento urbano attribuibile alla Cultura Jiroft, collocato nella parte sud orientale dell'Iran, lungo il corso del fiume Helmand, lungo la strada che congiunge Zahedan a Zabol, nella provincia del Sistan e Baluchistan.

Costituisce ancora oggi uno dei misteri del Mondo Antico e non stupisca gli archeologi del mondo con nuove scoperte.

In alcune tombe sono state ritrovate pure tracce di aglio e secondo alcuni archeologi, come avveniva in altre civiltà, anche questa gente pensava che l’aglio allontanasse gli spiriti maligni. L’area tombale veniva inoltre coperta con frammenti di vasi, come se questo venisse usato per fare una sorta di pavimentazione. I diversi tipi di vasi di terracotta, gli utensili di pietra, le stuoie di paglia, i tessuti e i mosaici scoperti mostrano che la Città Bruciata erano un centro industriale rilevante del suo tempo. Nelle tombe sono state ritrovate collane d’oro nelle quali sono state incastrate pietre preziose azzurre; l’esame attento dei gioielli ha rivelato che le lame usate dagli orefici per tagliare il metallo prezioso avevano uno spessore di meno di un millimetro.

Un numero di pentole sono state rinvenute con tracce di vernice, suggerendo che la gente della Città ci sapeva fare anche con la pittura dei vasi di Creta. In genere, sono tante le ciotole, le tazze e le brocche d'acqua di terracotta ritrovate.

Nel Dicembre 2006, gli archeologi hanno trovato una cosa che ha lasciato di stucco il mondo intero inducendo gli studiosi a fare nuove teorie sul grado di sviluppo e la raffinatezza della civiltà che popolò la Città Bruciata.Si trattava di un bulbo oculare artificiale: la primo protesi all’occhio utilizzata dall'uomo. L’occhio artificiale apparteneva allo scheletro di una donna di 1.82 cm, una donna che era quindi molto più alta di quelle normali del suo tempo e che sarebbe vissuta tra il 2900 ed il 2800 a.C. Ebben, il bulbo oculare aveva una forma emisferica con un diametro di poco più di 2,5 cm ed era stata fatta di materiale molto leggero. La superficie era coperta con un sottile strato d'oro, inciso con un cerchio centrale per rappresentare la pupilla. L'occhio veniva tenuto fermo con un filo d'oro, che passava attraverso piccoli fori realizzati su entrambi i lati dell'occhio. Studi micorscopici hanno dimostrato che il bulbo oculare veniva indossato dalla sua proprietaria in vita. In altre parole se vivevi nel 2800 a.C. in Iran c’era la tecnologia e la scienza per potersi fare una protesi all’occhio!

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Ma non è l’unica scoperta incredibile sulle capacità degli abitanti della Città Bruciata nel settore della medicina.Un’altro scheletro ritrovato ha rivelato che gli abili medici del tempo avevano condotto un intervento chirurgico per curare un problema di idrocefali contratto da una bambina di 13 anni.Tra gli altri oggetti preziosi che il sito ha dato alla luce vi è il più antico Backgammon del mondo, con tanto di dadi e semi di cumino usati per giocare, nonché numerosi reperti che testimoniano la bravura degli abitanti della città nella lavorazione dei metalli.

L’altra avvincente ed allo stesso tempo misteriosa attrazione del sito è il palazzo di 17 stanze scoperto nel 1999, un palazzo che doveva essere un luogo pubblico per via delle sue larghe scalinate e per via dei sigilli, dei pezzi di stoffa e degli utensili di legno e metallo che contiene.

Nei dintorni della città vera e propria, inoltre, sono stati trovati altri 100 centri che secondo gli studiosi sono i villaggi che circondavano la città principale.