Giu 18, 2022 10:27 CET

L'altopiano dell'Iran e' stato, dai tempi antichi, culla di diverse civiltà e per via delle sue particolari caratteristiche naturali e geografiche, ha collegato come un ponte le civiltà dell'Oriente a quelle della pianura mesopotamica. In questo senso le civiltà dell'altopiano iranico hanno prestato, per migliaia di anni, un servigio prezioso all'umanità intera.

Le fitte foreste di quercia, noce e mandorlo di cui rimangono tutt'ora delle parti e che sono importanti sotto il profilo nutrizionale, i monti elevati e difficilmente raggiungibili che erano ideali dal punto di vista militare e strategico, l'acqua abbondante, le praterie ed i pascoli numerosi per l'allevamento del bestiame, hanno creato da sempre condizioni adeguate per la vita nella parte occidentale dell'altopiano iranico. La catena dei monti Zagros, che si estende dal nord-ovest al sud-est dell'Iran, con una lunghezza di circa 1000 chilometri ed una larghezza di quasi 200, ha formato difronte a se dei rilievi di minore elevazione e tra questi monti ed i rilievi paralleli vi sono le valli verdeggianti che dai tempi antichi hanno dato vita a diverse civiltà. Kermanshah  è il capoluogo dell'omonima provincia e situata nell'Iran occidentale. Si trova a 521 km da Teheran e a circa 80 km dalla frontiera irachena, alle pendici dei monti Zagros, a 1.392 m di altitudine. La regione di Kermanshah con una estensione di 24434 chilometri quadrati si trova ad ovest dell'Iran e a nord confina con la regione del Kurdistan, a est e sud-est con la regione di Hamedan, ad ovest e sud-ovest con l'Iraq e a sud con le regioni di Ilam e Lorestan.

 

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La regione e' prevalentemente montuosa e si trova in pratica tra l'altopiano dell'Iran e la pianura mesopotamica. La regione di Kermanshah e' quindi costellata di vette, rilievi, che appartengono alla catena degli Zagros .

Dal punto di vista climatico la regione può essere suddivisa in zona "calda" e zona "fredda". L'elevazione media della regione e' di 1200 metri sopra il livello del mare e la media di precipitazioni si aggira sui 500 millimetri annui. Tra i monti più famosi possiamo nominare, "Dalahoo", "Bistoon". Il capoluogo di provincia che da' nome all'intera regione e' proprio Kermanshah; oltre a questa città vi sono anche altre 14 province. Gli abitanti sono in maggioranza Curdi di diverse tribù, per la maggior parte insediati dopo la seconda guerra mondiale. Di origine sunnita, parlano il dialetto meridionale curdo. La città di Kermanshah è anche una delle città più belle e storiche dell'Iran. Kermanshah ha così tanto fascino storico e naturale che tutti trovano una giustificazione sufficiente per venire nell'Iran occidentale. Kermanshah a prima vista ricorda a molti l'iscrizione di Bistoon. L'iscrizione, famosa per Farhad Tarash, è la più grande iscrizione al mondo e la sua maestosità è abbagliante quando ti metti di mezzo. La presenza umana nella regione di Kermanshah risale a tempi molto antichi. Il primo documento scritto su questa presenza e' uno scritto di Sargon, il re degli Accadi, risalente allo spazio tra il 2048 ed il 2030 a.C. Se facciamo ricorso alla mitologia persiana, a costruire Kermanshah fu' "Tahmures ,il re della leggendaria dinastia dei Pishdadian. La storia dei Pishdadian, esistente nel "Libro dei Re" di Ferdowsi ed alcuni testi antichi e' però a metà tra storia e leggenda e pertanto altri studiosi fanno risalire la fondazione di essa al re Sasanide Bahram.

Fatto sicuro dal punto di vista storico è che Kermanshah fu soprattutto la base dei Medi, la dinastia che precedette gli Achemenidi. Nel periodo Sassanide le regioni occidentali dell'Iran, soprattutto la città di Kermanshah, ricevettero le attenzioni dei regnanti per via della vicinanza all'allora capitale Ctesifonte, che nel sesto secolo Cristiano e sotto il regno di Anoshiravan fu la città più popolata del mondo. Fu proprio in quel periodo che pure Kermanshah raggiunse il suo massimo splendore. Secondo gli storiografi islamici molte volte gli ambasciatori di Roma o della Cina venivano ricevuti da Anushirvan a Kermanshah. Un viaggiatore arabo del quarto secolo,  che ha visitato la città quindi nel decimo secolo Cristiano, parla della regia di Taq-e-Bostan in questa città.

Ibne Howqel, altro viaggiatore, parla delle bellezze e della soavità della città di Kermanshah e dei suoi alberi verdeggianti e dei suoi corsi d'acqua e del benessere della sua gente. Agli inizi del dominio del re Safavide Esmail, e così siamo giunti all'inizio del 16esimo secolo, il sultano Murat degli Aq Quiunlu occupò Kermanshah con i suoi 70 mila soldati ma venne sconfitto. I Safavidi si presero cura di questa città per arginare un eventuale attacco da parte dell'impero ottomano. Sheikh Alì Zanganè, vizir della corte Safavide, fece costruire tanti edifici nella città ma purtroppo nel successivo periodo degli Afshar, Kermanshah fu vittima delle razzie ottomane. La città dovette aspettare il governatore qajaride Imam Qolì Mirza', scelto dal sultano Nasereddin, che governò con diligenza la città per 25 anni edificandovi palazzi notevoli. Kermanshah fu uno dei centri più importanti della rivoluzione costituzionale iraniana e nei due conflitti mondiali venne occupata dalle forze straniere. Questa città e' stata danneggiata molto seriamente durante il conflitto Iran-Iraq, tra il 1980 ed il 1988, essendo direttamente confinante con l'Iraq.

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Dal punto di vista etnico Kermanshah e' una delle regioni iraniane che ospita una cospicua presenza curda. Alcune delle più grandi tribù curde dell'Iran come quella dei Kalhor, Zangane e Sanjabì vivono in questa regione. Il curdo, tra l'altro, non e' un dialetto ma una lingua vera e propria, con un alfabeto leggermente diverso rispetto a quello persiano moderno e che tra l'altro si articoli in diversi tipi che vengono parlati nella regione del Kermanshah .La città antica di Kermanshah, per quanto avrete compreso dalla sua storia, ha sempre avuto una grande importanza strategica e lo ha pure oggi. Questa città ospita tantissimi ricordi dell'antichissima civiltà della Persia e tra questi come non citare il complesso "Bistun", registrato nella lista del Patrimonio Mondiale dall'UNESCO Il tempio di Anahita, il secondo edificio di pietra dell'irna, Grotta di Qurì Qalè che sono alcuni siti intrssati della regione.

 

 

 

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