Dic 20, 2022 08:19 CET

Cari amici, vi presento un altro appuntamento con l'arte iraniana, dai tempi della grande Persia fino ad oggi. In questo programma parleremo dell'arte metalli e vetri

Tra le molte e diverse tecniche sull'arte metalli e vetri utilizzate in epoca sasanide ne esisteva una che prevedeva un rilievo preliminare e poi un’incisione. Incisioni e rilievi venivano poi ricoperti da una sottile foglia d’argento che ne aumentava il contrasto della decorazione. Un’altra tecnica implicava la creazione di incisioni sul corpo d’argento dell’oggetto, entro le quali veniva posto e battuto un filo d’oro. La medesima tecnica veniva impiegata nella produzione di altri oggetti come scudi, impugnature di spade, pugnali e coltelli, o anche di cucchiai e forchette. Esemplari molto belli di questi oggetti sono conservati nel Museo Reza Abbasi a Tehran. Oltre alla loro importanza storica, questi oggetti testimoniano che l’arabesco poi diffuso in epoca islamica ha le sue origini nell’Iran preislamico, nell’arte sasanide. Altri oggetti metallici venivano prodotti con stampi, e solo successivamente incisi; abbiamo un piatto decorato con pietre preziose, con la superficie dorata adornata da rubini, smeraldi e placche d’argento. L’immagine principale del piatto è quella del re, ritratto mentre siede sul trono, oppure a caccia o nel momento dell’incoronazione per mano del dio.

Image Caption

Tra le più belle coppe c’è quella famosa come “coppa di Salomone”, che apparteneva a Cosroe “Anushirvan” e che il califfo Harun al-Rashid donò a Carlomagno e che finì per essere inclusa nella collezione di Saint Denis. Oggi essa è conservata nel Cabinet des Medailles della Bibliotaca Nazionale di Parigi. Su questa coppa c’è l’immagine di Cosroe Anushirvan sul trono. Le gambe del trono formano due statue di cavalli alati e l’immagine è incisa su una sfera di pietra vitrea chiara e trasparente, mentre sulla base è incastonato nella parte interna un rubino rosso. Il re è seduto in un modo che lo fa apparire nell’atto di alzarsi in piedi, ritratto frontalmente, con la mano appoggiata alla spada, mentre accanto a lui si vedono alcuni cuscini uno sopra l’altro. Le bande della sua corona sono parallele e descrivono un ricciolo diretto verso l’alto. Intorno a questa immagine si estendono tre file circolari di vetro rosso e bianco, ciascuna con l’incisione di una bocciolo, che raggiungono il bordo della coppa in alto. I cerchi di vetro si allargano gradualmente man mano che proseguono verso l’alto, e gli spazi sono colmati da pezzetti di vetro verde di forma romboidale. Il bordo all’esterno è ricoperto di rubino, mentre il resto della coppa è d’oro. L’uso di tutti questi colori complementari mostra come l’artista fosse versato nell’arte di associarli tra loro. Questo modo di decorare gli oggetti con pietre preziose e colorate, tipica innovazione iranica, superò i confini dell’Iran fino a raggiungere le sponde dell’oceano Atlantico.

Un’altra coppa, tutta in argento e finemente sbalzata, appartenuta a Cosroe Anushirvan, si trova al museo Hermitage; la coppa ha la stessa scena del re che siede sul trono descritta sopra, con la sola differenza che sono presenti due servitori per ciascun lato del trono, pronti al servizio. Nella parte più bassa della coppa, vediamo ilo re a cavallo in una scena di caccia. Il fatto che il sia separato dal resto della superficie per mezzo di una linea orizzontale e il posizionamento delle mani lungo un’unica fila lungo l’ultimo terzo della verticale, mostra come gli artisti persiani fossero interessati allo studio delle proporzioni e alla divisione dello spazio in porzioni regolari, e la composizione assiale, insieme alla simmetria asimmetrica, testimonia la loro grande e profonda esperienza artistica.

Un’altra coppa dello stesso sovrano è esposta al museo di Tehran; parti dell’oggetto sono scomparse, senza che la sua struttura fondamentale ne sia stata compromessa. Il re è raffigurato seduto,come nelle coppe precedenti, sul trono, posto sotto un arco. Questo si trova in un quadrato, i cui lati verticali sono coperti da piccoli cerchi (sette per ciascun lato) nei quali sono incisi degli uccelli. Fuori dal quadrato – sorretto da due leoni – sono raffigurati due servitori, posti educatamente in posizione eretta. Sopra la cornice quadrata ci sono dei merli e una mezzaluna.

 

 

Tag