Apr 30, 2023 08:12 CET

Salve cari amici , proseguiamo il nostra viaggio a Yazd e visitando complesso di Amir Chakhmaq, Museo dell’Acqua, i Bazaar e i Souvenir di questa antica citta'.

Amir Jalaledin Chakhmaq fu uno dei condottieri e governatori al servizio di Shahrokh, della dinastia Timuride (15esimo secolo cristiano). Quando Amir Jalaledin divenne governatore di Yazd, aiutato dalla sua consorte, Bibi Fateme Khatun, iniziò la costruzione di un nuovo complesso di palazzi all’interno della città con l’intento di abbellirle e renderla più abitabile. Oggi il complesso di Amir Chakhmaq e’ uno dei luoghi storici più incredibili e affascinanti di Yazd, nel bel mezzo del tessuto storico urbano della città, che vanta il centro storico più ampio tra tutte le città dell’Iran. Il complesso di Amir Chakhmaq comprende una moschea, una Tekiyyeh, ossia un luogo destinato in particolare alle cerimonie di lutto del mese di Muharram, poi un mercatino detto di Haji Qanbar, il serbatoio d’acqua Bibi Fateme ed il serbatoio d’acqua Amir Chakhmaq; tutti i singoli elementi di questo agglomerato sono stati registrati nella lista del Patrimonio Culturale iraniano.

Ad est di piazza Amir Chakhmaq vi e’ un mercatino detto di Haji Qanbar, costruito da Nizamuddin Haji Qanbar Jahanshahì, il governatore di Yazd nel periodo di Jahanshah Qaraquiunlu. Questo stesso personaggio più avanti costruì all’entrata del suo mercatino anche una grande arcata d’ingresso, come era tradizione all’epoca.

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Sempre nel centro di Yazd vi e’ anche la moschea di Amir Chakhmaq, la più bella della città dopo quella del Venerdì o “Jamè”, completata nell’841 del calendario dell’egira lunare, ossia nel 1462 cristiano. All’interno della moschea vi sono due grandi serbatoi d’acqua coniati Fateme e Haji Qanbar. L’altro serbatoio d’acqua, quello della Tekkiyeh di Amir Chakhmaq oggi ospita “il museo dell’acqua” della città di Yazd.

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Il museo dell’acqua e’ stato inaugurato nel 2000 in un edificio costruito nel 1887 e che oggi ospita, senza esagerazioni, il museo dell’acqua più insolito del mondo. Il bello di questo museo di cinque piani e’ che viene attraversato in piano da un antico Qanat persiano. I Qanat erano un sistema di scavo di pozzi che portavano in superficie l’acqua delle falde acquifere mantenendola fresca. Per questo il museo dell’acqua di Yazd, che praticamente e’ un Qanat, ha 3 piani sotto terra ed il quarto piano di questo e’ al pian terreno. Al quinto piano l’acqua veniva estratta attraverso una carrucola che poi riempiva il serbatoio al pian terreno. In questo museo oggi sono presenti oltre 200 utensili antichi che venivano usati per realizzare i Qanat e tanti documenti storici inerenti ai Qanat della città di Yazd. Nel museo non mancano le attrezzature che i persiani usavano per misurare il volume dell’acqua, illuminare i corridoi sotterranei dei Qanat, i documenti sulla vendita e la divisione dell’acqua tra le diverse famiglie e tanti altri reperti storici molto curiosi ed interessanti.

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La città di Yazd ha 12 bazaar antichi ma tra questi i più famosi sono “Bazaar-e-Khan” e “Bazaar-e-Panje-Alì”. I souvenir più preziosi di questi mercati sono i prodotti di artigianato. Il mercato di Khan e’ il centro della compravendita per la gente originaria della città e a prima vista si può capire che il bazaar ha alle spalle un passato pieno di imponenza e bellezza; non si conosce la data precisa della costruzione di questo bazaar ma e’ grande ed imponente quanto quello di città come Isfahan, Shiraz e Kerman.

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Il bazaar di Yazd ha diversi ambienti e complessi al suo interno che esibiscono caratteristiche architettoniche particolari. Ad esempio una delle entrate del mercato ha un ingresso a forma di piano inclinato che introduce nel cortile centrale del complesso. L’ingresso e’ stato ideato genialmente perchè in questo modo l’architetto distende dinanzi alla vista di chi entra una sorta di panorama che quindi lo spinge ad entrare. In alcune parti del bazaar le fessure nel soffitto per far filtrare la luce sono più in alto per dare solennità al luogo; le vie principali sono spaziose al punto che ancora oggi sono sufficienti per il trasporto della merce. Nel bazaar di Yazd si trovano tutte le botteghe e le discipline di artigiani che si trovano anche altrove in Iran ma a Yazd sono di fama particolare gli orefici, i lavoratori del rame e dell’argento. Sono tantissimi anche coloro che vendono stoffe, tappeti, scarpe ed oggetti decorativi. Yazd e’ inoltre, in qualche modo, la patria del dolce iraniano e nella città le pasticcerie sono molto diffuse .

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Oltre alle attenzione rivolte al sapore dei dolciumi, a Yazd il dolce e’ una passione , e per questo anche l’apparenza dei dolcetti deve essere artisticamente ed esteticamente all’altezza. Sono molti i dolci tipici di questa città come Baqlava, Qottab, Sohan, Pashmak e Haji Badam. Se andate a Yazd potete essere sicuri che qualcuno vi chiederà di portargli come souvenir qualcuno di questi dolci famosi e rinomati. Oggi la città produce i prodotti tessili più ricercati dell’Iran ed anche tappeti, stoffe, Qlim e Ziloo, che e’ una sorta di qlim. E’ interessante sapere che i ziloo venivano realizzati a Yazd da 600 anni fà. Risale infine a 200 anni fà la produzione in questa città dei morbidi Termè, tovaglie, asciugamani ed altri prodotti ricamati di seta.

 

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