Dic 04, 2023 10:28 CET

Amici ascoltatori come sapete il leader supremo della rivoluzione islamica,l'Ayatollah Seyyed Alì Khamenei ogni anno sceglie uno slogan e un titolo per il nuovo anno.

Quest'anno per il 1402 la Guida suprema ha lanciato il titolo "Controllo dell'inflazione e crescita della produzione" come il traguardo da raggiungere per l'anno 1402 secondo il calendario iraniano. Ecco a voi la prima parte di questo programma a puntate.

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Amici come ricorderete nei programmi precedenti, esaminando il concetto di inflazione, abbiamo studiato l'andamento dell'inflazione nell'economia iraniana dal 1310 ad oggi. In questo programma e nei programmi successivi vedremo qual sono le radici dell'inflazione nell'attuale economia iraniana. Una delle preoccupazioni più importanti dei governi iraniani negli ultimi cinquant'anni è stato il tasso di inflazione e ilsuo crescente andamento. Le cause e le radici dell’inflazione in Iran possono essere suddivise in due categorie: cause estere e e quelle interne. Nella dichiarazione della seconda fase della Rivoluzione Islamica, il leader della rivoluzione islamica riguardo all'economia iraniana ha affermato : "La rivoluzione islamica ci ha mostrato la via d'uscita dall'economia debole, dipendente e corrotta dell'era del dominio americano, ma le deboli performance hanno messo alla dura prova l'economia del Paese dall'esterno e dall'interno”. La guida Suprema iraniano ha poi menzionato due categorie di sfide economiche dell'Iran, che includono sfide esterne e sfide interne: "La sfida esterna consiste nelle sanzioni e le brame del nemico, che diventeranno meno efficaci e persino inefficaci se il problema interno venisse risolto. La sfida interna è costituita da difetti strutturali e debolezze gestionali.

La Repubblica Islamica dell’Iran è sempre stata uno degli obiettivi delle sanzioni statunitensi dal 1979. Solo negli anni 2010, secondo le statistiche fornite dall’Istituto Kastelum, che segue le sanzioni internazionali, sono state imposte all’Iran 1.616 diverse sanzioni. Una parte significativa di queste sanzioni è stata applicata con il pretesto dei programmi nucleari del nostro Paese. In generale, negli ultimi quattro decenni sono state imposte circa 4.000 sanzioni contro la Repubblica islamica dell’Iran con vari pretesti.La Guida Suprema della Rivoluzione Islamica ha fatto molte dichiarazioni sulle sanzioni americane e dei loro alleati, ma alcune di queste affermazioni esprimono gli obiettivi strategici del nemico che stanno alla radice delle sanzioni. Alcune di queste affermazioni della Guida Suprema sono le seguenti:"Quando si considerano le priorità in tempi limitati, la questione dell'economia del paese viene prima di tutto... Uno dei trucchi del nemico è stato quello di minacciarci regolarmente la guerra; parlando sempre dell'opzione militare sul tavolo e simili... ma la vera guerra è qualcos'altro; La vera guerra è quella economica, la vera guerra sono le sanzioni, la vera guerra è quella di colpirci sui campi del lavoro, dell'attività e della tecnologia all'interno del Paese; Questa è la vera guerra." (dichiarazione, 27/11/2015)"L'obiettivo del nemico è riuscire a scoraggiare la nazione iraniana verso il sistema islamico e la Repubblica islamica attraverso la pressione economica, creare una distanza tra la nazione iraniana e il sistema islamico e perseguire in questo modo i propri obiettivi". (dichiarazioni, 1/1/2016)"Ho più volte sottolineato gli slogan economici negli ultimi anni, perché sentivo che il nemico vuole attaccare questo enorme complesso nazionale da questa zona. Quando abbiamo un problema economico, i diversi dipartimenti non saranno in grado di svolgere il proprio lavoro, quindi dobbiamo vedere qual è il punto delicato e chiave e cercare insieme di svolgere al meglio il nostro dovere, sia i compiti che spettano ai funzionari del paese, del governo, lsia quelli che si riferiscono alle tre forze e le varie organizzazioni. E questo oggi otrebbe essere un punto chiave. Oggi il rafforzamento economico del Paese è un punto chiave e prioritario; Ecco perché faccio affidamento.

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Il leader della rivoluzione del 19 maggio 2022, nell'incontro con i lavoratori, menzionò la questione dell'embargo e dichiarò che il suo obiettivo principale era quello di disabilitare il settore produttivo in Iran: "Fin dall'inizio della rivoluzione, questa politica è stata arrogante , e negli ultimi dieci o quindici anni tale diabolica politica è diventato molto chiaro." ; La loro strategia era quella di disabilitare la produzione del paese; Questa era la politica del nemico. Queste sanzioni avevano tutte lo scopo di fermare la produzione nel paese; Quando la produzione smette di funzionare, il paese diventa indigente e bisognoso, i suoi occhi sono puntati verso questo e quell'altro paese estero. L’obiettivo importante e finale della pressione economica era quello di disattivare la produzione nazionale”.Il fatto è che l'economia iraniana è seriamente esposta a rischi esteri e fattori destabilizzanti. Il rischio esterno più importante sono le sanzioni estere, che negli ultimi anni sono state intensificate in dimensioni senza precedenti. L'intensificazione delle sanzioni estere ha effetti diversi sull'economia iraniana nel breve e nel lungo termine.Il primo e principale obiettivo delle sanzioni straniere è stato quello di ridurre le esportazioni di petrolio e impedire all’Iran di accedere ai proventi delle vendite di petrolio. La diminuzione delle esportazioni di petrolio negli ultimi anni ha portato più di ogni altra cosa a una diminuzione delle entrate governative in moneta locale derivanti dalla vendita di valuta petrolifera, e la diminuzione delle entrate pubbliche a sua volta ha portato a un grave deficit di bilancio.