L’Unione Europea persiste con le azione ostili contro l’Iran
(last modified Wed, 20 Nov 2024 05:29:43 GMT )
Nov 20, 2024 06:29 Europe/Rome
  • L’Unione Europea persiste con le azione ostili contro l’Iran

Martedì, 18 novembre, l'Unione Europea ha proseguito le sue azioni ostili contro la Repubblica Islamica dell'Iran, emettendo una dichiarazione in cui ha imposto sanzioni al Gruppo di Navigazione della Repubblica Islamica dell'Iran e al suo amministratore delegato.

Queste misure ristrettive sono state giustificate con l'accusa, priva di fondamento, di un presunto coinvolgimento dell'Iran nel conflitto ucraino.

Nella dichiarazione dell'Unione Europea si afferma che il trasferimento di droni e missili di fabbricazione iraniana, nonché delle relative tecnologie e componenti, alla Russia e a gruppi armati non governativi in Asia occidentale e non solo,  rappresenta un motivo di grave preoccupazione. Anche il governo britannico, avanzando accuse simili, ha inserito nello stesso giorno il Gruppo di Navigazione della Repubblica Islamica dell'Iran nella propria lista di sanzioni.

Le azioni ostili dell'Unione Europea contro la Repubblica Islamica dell'Iran non sono una novità, poiché anche in passato l'UE aveva adottato misure simili. Lo scorso mese, l'Unione Europea aveva già imposto sanzioni a tre compagnie aeree iraniane – Iran Air, Mahan Air e Saha – con il pretesto, privo di fondamento, di un presunto coinvolgimento iraniano nel conflitto ucraino attraverso l'invio di missili balistici alla Russia.

Ciò che è nuovo, tuttavia, è che l'Unione Europea accusa l'Iran di trasferire droni e missili alla Russia per essere utilizzati nella guerra in Ucraina, mentre Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina, ha confermato che nessun missile balistico iraniano è stato inviato alla Russia. Inoltre, le autorità iraniane e russe hanno ripetutamente smentito questa accusa definendo infondate tali affermazioni.

La realtà è che la Repubblica Islamica dell'Iran, sin dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina, ha adottato una posizione chiara in merito. L'Iran, opponendosi alla guerra, ha sempre dichiarato di sostenere una soluzione politica per risolvere le controversie tra Russia e Ucraina e porre fine ai conflitti militari.

L'approccio dichiarato e coerente della Repubblica Islamica dell'Iran riguardo alla crisi ucraina è rimasto invariato negli ultimi due anni. Da questo punto di vista, replicare le accuse infondate di invio di missili balistici alla Russia, sembra essere motivato da obiettivi politici di alcuni paesi occidentali.

In tale contesto, Seyyed Abbas Araghchi, ministro degli Esteri della Repubblica Islamica dell'Iran, ha definito la decisione dell'Unione Europea di sanzionare le linee di navigazione iraniane priva di qualsiasi base legale, logica ed etica. Il ministro degli Esteri iraniano ha sottolineato: “La libertà di navigazione è uno dei principi fondamentali del diritto marittimo; quando alcuni la applicano selettivamente, le conseguenze di questa miopia ricadono solitamente su di loro stessi.”

Pertanto, le azioni ostili dell'Unione Europea contro la Repubblica Islamica dell'Iran non sono tanto basate su principi legali o fondamenti solidi, quanto piuttosto su doppi standard e un approccio ipocrita ai diritti umani. Mentre l'Unione Europea ignora – e persino collabora con – il genocidio senza precedenti perpetrato dal regime sionista a Gaza e i crimini contro il Libano, sostiene di difendere i diritti umani in Ucraina.

Fondamentalmente, l’imposizione di sanzioni ostili contro la Repubblica Islamica dell’Iran si colloca nel contesto del genocidio del regime sionista a Gaza e in Libano. L’Unione Europea, infatti, cerca di impedire il sostegno dell’Iran all’asse della resistenza e, al contempo, mira a distogliere l’attenzione della Repubblica Islamica dalle azioni criminali del regime sionista.

Un altro aspetto rilevante è che, nonostante l'Unione Europea dichiari di essere pronta al dialogo con la Repubblica Islamica dell'Iran, l'imposizione di tali sanzioni dimostra che il suo approccio reale nei confronti dell'Iran è conflittuale.

Ismail Baghaei, portavoce del Ministero degli Esteri della Repubblica Islamica, ha dichiarato al riguardo: “Sembra che alcuni paesi europei insistano nel proseguire un percorso di confronto, il che non sarà vantaggioso per nessuno.”

 

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