L'analisi del Leader Supremo sulle cause del crollo del governo siriano
Durante un incontro con diversi gruppi iraniani, il Leader Supremo della Repubblica Islamica ha analizzato le attuali vicende in Siria e nella regione, spiegando le cause del crollo del governo siriano e delineando la strategia dell’Iran di fronte alla situazione attuale.
Mercoledì 11 dicembre, l'Ayatollah Khamenei ha individuato tre principali fattori alla base del crollo del governo siriano.Il primo fattore è stata la mancata attenzione del governo siriano agli avvertimenti di chi, con spirito benevolo, aveva segnalato le problematiche interne del Paese. Ha detto il Leader Supremo aggiungendo:"I responsabili dei nostri servizi di intelligence avevano trasmesso alle autorità siriane, già diversi mesi prima, rapporti di allerta. Non so se tali informazioni siano giunte ai vertici o siano andate perse lungo il percorso, ma noi li avevamo avvertito ripetutamente nei mesi di settembre, ottobre e novembre di una seria minaccia."
Questa dichiarazione del Leader Supremo indica che, innanzitutto, il fronte della Resistenza – in particolare la Repubblica Islamica dell’Iran – non è stato colto di sorpresa dagli sviluppi in Siria. In secondo luogo, il governo siriano, ignorando gli avvertimenti dell’Iran, ha subito una grave sconfitta e il successivo crollo. Tale disattenzione potrebbe essere stata causata anche dalle promesse illusorie fatte da alcuni Paesi stranieri, che avevano proposto la ricostruzione della Siria a condizione di un suo allontanamento dall’Iran.
Il secondo fattore è stata l’azione di Stati Uniti e Israele contro il governo siriano. Il sommo leader ha poi sottolineato il ruolo palese di un Paese confinante con la Siria negli eventi di quel periodo, affermando: "Nonostante ciò, esistono numerose prove che indicano come gli artefici del complotto, i pianificatori e la cabina di regia fossero gli Stati Uniti e il regime sionista."
Israele e gli Stati Uniti, che negli ultimi 14 mesi non hanno esitato a compiere atrocità contro i popoli che hanno scelto la resistenza, hanno perseguito il loro obiettivo di colpire il governo siriano nel contesto di queste azioni. Le centinaia di attacchi effettuati da Israele in Siria dopo il crollo del governo di Bashar al-Assad e l’ammissione degli Stati Uniti di aver compiuto almeno 75 attacchi contro la Siria sono esempi concreti del complotto israelo-americano contro il governo siriano, sottolineato anche dal Leader Supremo.
Il terzo fattore è stata la debolezza dell’esercito siriano di fronte ai gruppi di opposizione e ai terroristi.
L’ayatollah Khamenei ha inoltre dichiarato: "La situazione e le difficoltà attuali in Siria sono il risultato della debolezza e della riduzione dello spirito di resistenza e determinazione mostrate dall’esercito siriano."
L’esercito siriano, già afflitto da problemi economici, ha opposto una resistenza minima contro l’avanzata dei gruppi terroristi e di opposizione, permettendo loro di raggiungere Damasco da Idlib senza grosse difficoltà e di determinare il crollo del governo in soli 11 giorni.
Un altro aspetto importante del discorso del Leader Supremo è stato il messaggio che, contrariamente alla propaganda dei nemici, l’asse della Resistenza non solo non si indebolirà di fronte alle azioni israeliane e americane, ma proseguirà con maggiore forza la sua lotta contro il regime sionista e gli Stati Uniti nella regione: "Certamente, i giovani valorosi della Siria si solleveranno e, con determinazione, supereranno questa situazione, proprio come hanno fatto i giovani iracheni dopo l’occupazione americana. Grazie all’aiuto, alla guida e al comando del nostro caro martire, essi sono riusciti a scacciare il nemico dalle loro case e strade. Ovviamente, questo processo in Siria potrebbe richiedere più tempo, ma l’esito è certo e definitivo."
Un punto cruciale espresso dal Leader Supremo è che le affermazioni relative a un indebolimento della Resistenza derivano da una mancanza di comprensione del concetto stesso di Resistenza e del suo fronte. La Resistenza, infatti, "non è un meccanismo materiale che possa essere distrutto o abbattuto, ma una fede, un pensiero, una scuola di credo e una decisione del cuore che si rafforza di fronte alle pressioni. L’indignazione per le nefandezze perpetrate dai nemici accresce la motivazione degli individui e ne amplia la portata."
Questa dichiarazione del Leader Supremo indica che la Resistenza non solo non cederà di fronte alle atrocità israelo-americane, ma inaugurerà una nuova era, più forte e intelligente rispetto al passato.
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