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La tragedia del congelamento dei bambini a Gaza
Il regime sionista ha fatto ricorso a molteplici metodi disumani per costringere la popolazione di Gaza a una migrazione forzata, e l’ultimo di questi consiste nello sfruttamento del freddo invernale per uccidere i bambini.
Secondo i rapporti governativi e delle organizzazioni internazionali, fino a lunedì 6 gennaio almeno 8 bambini a Gaza hanno perso la vita a causa del freddo. Si prevede che questo numero aumenti con l’arrivo dei “quaranta giorni invernali” e il perdurare della guerra e delle difficili condizioni umanitarie in cui vivono gli sfollati.
Le notti dei “quaranta giorni invernali” sono particolarmente dure per i campi profughi a Gaza. Secondo gli esperti meteorologici, queste notti sono probabilmente le più fredde degli ultimi 10 anni, trasformandosi in un incubo per le famiglie, in particolare per quelle con bambini.
Lunedì, dopo la morte di un neonato di solo un mese a causa di ipotermia, le Nazioni Unite hanno espresso profonda preoccupazione per il congelamento dei neonati a Gaza a causa delle rigide condizioni climatiche. Questo è l’ottavo decesso di neonati a Gaza dovuto al freddo intenso in meno di tre settimane.
L’ipotermia è una condizione medica in cui la temperatura corporea scende anormalmente sotto i 35 gradi Celsius, solitamente causata da un’esposizione prolungata al freddo, che impedisce al corpo di mantenere una temperatura adeguata.
L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni ha espresso profonda preoccupazione per l’impatto devastante delle piogge invernali e delle temperature rigide sugli sfollati palestinesi a Gaza, aggravando una crisi umanitaria senza precedenti.
Stéphane Dujarric, portavoce delle Nazioni Unite, ha dichiarato che morti di questo tipo “possono essere prevenute” se gli aiuti raggiungessero le famiglie a Gaza. Dujarric ha aggiunto che le continue ostilità di Israele a Gaza, accompagnate da rapporti quotidiani su vittime civili e sfollamenti di massa, stanno normalizzando la crisi umanitaria.
L’agenzia UNRWA ha annunciato che il freddo e la mancanza di rifugi stanno causando il congelamento dei neonati, e che 7.700 neonati appena nati a Gaza non ricevono cure salvavita.
Secondo Philippe Lazzarini, Commissario Generale dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l’Occupazione dei Profughi Palestinesi (UNRWA), i bambini di Gaza stanno letteralmente congelando a causa del freddo e della mancanza di riparo, mentre Israele impedisce l’ingresso di coperte e attrezzature invernali nella Striscia.
Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha sottolineato in un messaggio sul social network X che “i bambini di Gaza stanno pagando con la loro vita il costo della guerra.”
Nel frattempo, Tom Fletcher, vice segretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, ha avvertito che gli sforzi umanitari per salvare vite umane a Gaza sono giunti a un punto critico e rischiano di crollare.
Nel frattempo, Tom Fletcher, vice segretario generale delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, ha avvertito che gli sforzi umanitari per salvare vite umane a Gaza sono giunti a un punto critico e rischiano di crollare.
Fletcher ha affermato che i soldati israeliani hanno sparato oltre 16 colpi contro un convoglio di soccorso delle Nazioni Unite a un posto di blocco tra il sud e il nord di Gaza. Fletcher ha inoltre riferito che sei autocisterne di carburante, entrate a Gaza attraverso il valico di Kerem Abu Salem, sono state saccheggiate, lasciando una quantità minima di carburante per le operazioni di soccorso.
Fletcher ha sottolineato che la popolazione di Gaza sta affrontando oltre 14 mesi di sfollamento, traumi psicologici, distruzione di scuole, ospedali e infrastrutture urbane, nonché fame.
Nonostante questi avvertimenti e rapporti, la coscienza globale rimane incapace di cambiare la realtà e fermare il genocidio, permettendo agli occupanti sionisti di continuare a utilizzare ogni mezzo per uccidere, inclusa l’attuale strumentalizzazione del freddo invernale come arma per intensificare le pressioni sulla popolazione di Gaza e persino per uccidere i bambini palestinesi.
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