Continuano le denunce sui crimini del regime sionista contro i palestinesi
(last modified Wed, 19 Feb 2025 10:43:29 GMT )
Feb 19, 2025 11:43 Europe/Rome
  • Continuano le denunce sui crimini del regime sionista contro i palestinesi

Pars Today- La fondazione legale Hind Rajab ha presentato una denuncia alla Corte penale internazionale contro il ministro degli Esteri del regime sionista prima del suo viaggio a Bruxelles.

La fondazione Hind Rajab, intitolata alla memoria della bambina palestinese di cinque anni con lo stesso nome, ha annunciato di aver presentato una denuncia contro Gideon Sa’ar, ministro degli Esteri del regime sionista, presso la Corte Penale Internazionale.

Questa fondazione è un'organizzazione non governativa a sostegno dei palestinesi, che si propone di "rompere il ciclo di impunità del regime israeliano e onorare la memoria di Hind Rajab e di altre vittime del genocidio di Gaza".

Nella sua denuncia, l'istituto ha sottolineato che il Belgio deve agire in conformità con il diritto internazionale e arrestare il ministro degli Esteri del regime sionista, che è complice dei crimini commessi dal primo ministro Benjamin Netanyahu contro i civili palestinesi.

Fondazione Hind Rajab aveva già presentato denunce contro alcuni militari israeliani in altri Paesi. Di recente, il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth ha riferito che è stata presentata una denuncia contro Ghassan Alian, un noto generale sionista dell'unità COGAT, che vive in Italia, e che potrebbe essere arrestato per indagini sui crimini di guerra. Le violazioni dei diritti dei palestinesi, compresi massacri e genocidi perpetrati da Israele per decenni e in particolare negli ultimi anni, rappresentano una questione estremamente grave, in totale contrasto con le leggi umanitarie e i principi dei diritti umani. 

Da decenni, il regime sionista non solo uccide i palestinesi, ma li sottopone a persecuzioni e violenze nei loro stessi territori, confiscando e demolendo le loro case e terre, oltre a espandere illegalmente gli insediamenti nei loro territori. Tra gli altri crimini commessi da Israele ci sono gli arresti, le torture e gli attacchi ai civili palestinesi.

Questi crimini si sono intensificati in particolare durante la guerra di Gaza, durante la quale, Israele non solo ha ucciso e ferito migliaia di palestinesi, ma ha anche imposto la fame e le malattie a centinaia di migliaia di persone bloccando le vie di accesso alla Striscia di Gaza.

A questo proposito, di recente Agnes Callamard, segretaria generale di Amnesty International, ha riconosciuto il genocidio in Palestina, dichiarando: "Dopo sei mesi di indagini approfondite, non ci sono dubbi sul genocidio dei palestinesi da parte di Israele. Dopo aver esaminato numerose prove e dati, l'unica conclusione possibile è che Israele sta commettendo deliberatamente un genocidio, sia in passato che nel presente".

Sebbene i crimini di Israele siano stati accolti con il silenzio dei Paesi occidentali, la continua aggressione e la portata delle atrocità, in particolare nella guerra di Gaza, hanno spinto molte organizzazioni per i diritti umani e istituzioni legali a presentare ufficialmente denunce contro le politiche aggressive di Israele, chiedendo azioni internazionali contro i funzionari sionisti, tra cui il loro arresto e processo.

A questo proposito, si può citare la sentenza della Corte penale internazionale del 21 novembre 2024, che ha richiesto l’arresto del primo ministro del regime sionista Benjamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant con l'accusa di crimini di guerra, crimini contro l’umanità e l’uso della fame (imponendo la carestia alla popolazione di Gaza) come arma.

Attualmente, la fondazione legale Hind Rajab ha presentato diverse denunce contro militari israeliani, in particolare per violazioni dei diritti umani nei territori palestinesi e per la loro partecipazione agli attacchi militari israeliani contro civili palestinesi. Questa campagna legale, organizzata dalla fondazione, porta avanti procedimenti giudiziari contro i militari israeliani basandosi sulle immagini delle loro atrocità a Gaza.

Nonostante le numerose azioni legali e denunce presentate contro il regime sionista, il sostegno dei Paesi occidentali, in particolare degli Stati Uniti, a Israele ha impedito qualsiasi conseguenza concreta, permettendo ai militari sionisti di continuare le loro aggressioni. Tuttavia, la difesa dei diritti dei palestinesi, un diritto umano inalienabile, continua a essere perseguita dalle organizzazioni per i diritti umani, esercitando una crescente pressione politica e legale sul regime sionista.

 

 

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