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Qual è la risposta dell’Iran alle all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica?
PARS TODAY – Il Ministero degli Affari Esteri e l’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran hanno risposto con una dichiarazione congiunta alle affermazioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA).
Nella dichiarazione congiunta, in merito al rapporto di Rafael Grossi, direttore generale dell’AIEA, si legge: la ripetizione di questioni infondate non può conferire credibilità a queste accuse e serve solo come pretesto per creare un clima politico contro Teheran.
Il comunicato prosegue affermando che i governi di Regno Unito, Francia, Germania e Stati Uniti hanno ripetutamente violato i loro impegni nell’ambito del Piano d’Azione Globale Congiunto (JCPOA) e della Risoluzione 2231 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, e allo stesso tempo hanno imposto sanzioni unilaterali illegali e pressioni contrarie ai principi del diritto internazionale contro la Repubblica Islamica dell’Iran.
La dichiarazione aggiunge inoltre: questo approccio ha dimostrato ancora una volta che i tre paesi europei e gli Stati Uniti non sono sinceri nelle loro affermazioni di voler preservare la credibilità dell’Agenzia e cercare di raggiungere un accordo. Non hanno risparmiato sforzi per strumentalizzare l’Agenzia al fine di influenzare il processo politico in corso.
Nonostante l’Iran abbia sempre collaborato pienamente con l’AIEA, Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia, ha nuovamente chiesto una maggiore cooperazione da parte di Teheran, mentre nel rapporto dell’Agenzia si afferma che non ci sono prove credibili dell’esistenza di un programma nucleare strutturato e non dichiarato in corso in Iran.
L’AIEA ha dichiarato di essere «seriamente preoccupata» per l’aumento delle scorte di uranio arricchito al 60% da parte dell’Iran tra febbraio e metà maggio e ha descritto la cooperazione di Teheran nel monitoraggio del programma nucleare come «meno che soddisfacente».
Queste preoccupazioni dell’AIEA si manifestano nonostante, secondo lo statuto dell’Agenzia e le regole delle salvaguardie nucleari, l’AIEA non abbia la funzione di prendere posizioni o fare dichiarazioni di parte contro alcun paese, ma solo di fornire rapporti ai suoi membri.
Kazem Gharibabadi, vice ministro degli Esteri iraniano per gli affari legali e internazionali, ha sottolineato che tutto il rapporto riguarda la presenza di piccole quantità di materiale nucleare risalenti a oltre due decenni fa in quattro siti contestati, basandosi su una serie di dati falsi forniti dal regime sionista. Ha aggiunto che è interessante notare come in tutto il rapporto non ci siano elementi ambigui relativi alle attività nucleari attuali dell’Iran o a deviazioni nell’uso di attività e materiali nucleari.
Il direttore generale dell’AIEA, Rafael Grossi, ha avuto sabato 31 maggio 2025, un colloquio telefonico con il ministro degli Esteri iraniano, Seyed Abbas Araghchi. Le parti hanno discusso gli ultimi sviluppi nei negoziati nucleari e nella rimozione delle sanzioni, oltre al recente rapporto pubblicato dall’Agenzia sull’Iran.
Il ministro Araghchi, sottolineando la continua cooperazione dell’Iran con l’AIEA, ha ribadito che tutte le attività nucleari iraniane avvengono sotto la supervisione dell’Agenzia e nell’ambito dell’accordo di salvaguardia, senza alcuna deviazione nelle attività o nei materiali nucleari. Araghchi, Ha chiesto al direttore generale dell’Agenzia di riflettere la realtà in modo da evitare che alcune parti possano abusare di questa istituzione internazionale per perseguire i propri scopi politici contro il popolo iraniano.
Il ministro degli Esteri iraniano ha inoltre chiesto a Grossi di illustrare le cooperazioni dell’Iran con l’AIEA durante la prossima riunione del Consiglio dei Governatori, e di avvertire sulle conseguenze di qualsiasi azione politica, poiché l’Iran reagirà adeguatamente a ogni mossa inappropriata da parte delle controparti europee, e la responsabilità di tali conseguenze ricadrà su coloro che stanno trasformando l’Agenzia e le sue disposizioni in uno strumento per avanzare programmi politici contro l’Iran.
Il rapporto contestato dell’AIEA viene pubblicato in un momento in cui la Repubblica Islamica dell’Iran ha mantenuto negli ultimi anni una stretta cooperazione con gli ispettori dell’Agenzia. Anche i rapporti precedenti dell’AIEA si basavano sul carattere pacifico del programma nucleare iraniano e sul suo rispetto delle salvaguardie.
Le accuse infondate contro l’Iran emergono mentre il trio europeo e gli Stati Uniti finora si sono rifiutati di adempiere ai propri obblighi previsti dal JCPOA nei confronti di Tehran, ricorrendo invece a campagne di disinformazione e propaganda ostile.
L’Iran ha sempre ribadito di essere pronto a reagire adeguatamente a qualsiasi mossa inappropriata delle controparti europee e ha ritenuto fondamentale che l’AIEA e le controparti occidentali rispettino le proprie responsabilità e i propri impegni.
La cooperazione dell’Iran con l’AIEA potrà essere fruttuosa solo se questa istituzione internazionale non verrà usata come strumento per fini politici. Gli Stati Uniti e il trio europeo, alla luce del loro passato e del loro comportamento, continuano a creare tensioni a ogni occasione, e l’Iran si riserva il diritto di reagire in modo proporzionato.
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