Scopri l’Iran (16); Isfahan – Kashan
Pars Today - Soggiornare a Isfahan non significa soltanto ammirare la storia; dal fascino maestoso dell'hotel Abbasi, ai tramonti del Sio-o-se Pol fino all’incanto del ponte Khaju, la città racconta mille storie. Poi ci dirigiamo verso Kashan; tra le splendide dimore dei Borujerdi e dei Tabatabaei, la brezza del giardino di Fin e i misteri di Sailk.
Quando viaggiate a Isfahan, la vostra esperienza non si limita a visitare le attrazioni storiche; anche il soggiorno in questa città fa parte del viaggio e possiede una propria atmosfera particolare. Tra tutte le possibilità di alloggio, l'hotel Abbasi è la più speciale; un edificio storico che ancora oggi, con lo stesso splendore e autenticità, accoglie i viaggiatori.
L’hotel Abbasi, con oltre 300 anni di storia, è un ricordo dell’epoca safavide, e soggiornarvi regala al visitatore una sensazione straordinaria. Secondo il giudizio di turisti iraniani e stranieri, nonché di eminenti storici, architetti e viaggiatori professionisti, è considerato una delle più belli hotel del mondo.
Questo hotel, situato lungo la via Chahar Bagh di Isfahan, dispone di 225 camere, suite e appartamenti, che includono camere singole e doppie, con vista o in giardino, suite normali, Qajar, Safavide, Verde, nonché appartamenti con due o tre camere da letto. Tutte le camere sono dotate di sistemi di sicurezza moderni e conformi agli standard internazionali. Ogni anno, migliaia di ospiti e turisti iraniani e stranieri provenienti da tutto il mondo soggiornano in questo luogo.
Uno degli altri luoghi di attrazione della città di Isfahan sono i suoi ponti. I ponti, in un certo senso, sono l’essenza stessa di Isfahan, e si può dire con certezza che, se si chiedesse a qualcuno di nominare cinque caratteristiche o attrazioni di Isfahan senza pensarci troppo, certamente una di esse sarebbe “i ponti della città”.
I ponti di Isfahan hanno un’architettura autentica e unica, e ciascuno di essi ha una storia da raccontare. Il fiume Zayandeh Rud, che attraversa il centro della città, collega i due lati di Isfahan grazie ai ponti costruiti sopra di esso.
Il Sio-o-se Pol, con 33 arcate, 295 metri di lunghezza e 14 metri di larghezza, è una delle attrazioni storiche più famose di Isfahan e talvolta è considerato il simbolo storico della città. Questo ponte è uno
dei luoghi di svago più popolari, dove si possono ammirare tramonti magnifici. Il Sio-o-se Pol fu costruito durante l’epoca safavide e ha oltre quattro secoli di vita.
Il ponte Khaju, considerato il più bello di Isfahan e del fiume Zayandeh Rud, fu costruito per ordine di Shah Abbas secondo ad est del Sio-o-se Pol. Tutta la struttura è ricoperta da decorazioni architettoniche e piastrelle eccezionali che ne raddoppiano la bellezza. Questo ponte è noto anche per i suoi misteri, simboli strani, segni enigmatici e il ritrovamento di tombe misteriose nei suoi dintorni ne fanno un luogo affascinante.
Questo ponte ha 24 arcate, e i poeti di Isfahan hanno composto versi elogiativi in suo onore, celebrandone la bellezza.
Anche il ponte Shahrestan, un’altra delle opere storiche più antiche, si trova a est di Isfahan
Le sue fondamenta poggiano su rocce naturali del letto del fiume, e la lunghezza del ponte, dal pilastro circolare in mattoni fino al termine della pavimentazione in pietra, è di circa 105 metri. Il ponte Shahrestan ha undici arcate e dodici pilastri di pietra, ma la parte superiore, un tempo destinata al passaggio dei veicoli, è oggi danneggiata e vi si può passare solo a piedi.
Questo ponte risale all’epoca sasanide e fu restaurato durante i periodi deilamita e selgiuchide.
A questo punto concludiamo il discorso sulle bellezze e le meraviglie di Isfahan, e ci spostiamo verso una città luminosa e celebre di nome Kashan.
Kashan, con una storia di circa settemilacinquecento anni, è una delle città più antiche dell’Iran e del mondo, e oggi è una delle mete turistiche più amate del Paese. È conosciuta per le rose di Mohammadi (rosa damascena) profumate, le case storiche magnifiche e i riti tradizionali, e racchiude in sé un insieme di attrazioni storiche, naturali e culturali.
Kashan è chiamata anche la capitale del tappeto iraniano, poiché i suoi tappeti godono di fama mondiale e sono iscritti nella lista del patrimonio immateriale dell’UNESCO. Inoltre, l’antico rito del lavaggio dei tappeti che si svolge nei dintorni della città è anch’esso inserito in questa lista. È interessante sapere che Kashan fu una delle prime città iraniane ad avviare industrie delle fabbriche.
Tra tutte le attrazioni di Kashan, le case storiche occupano un posto speciale.
Kashan è una città piena di antiche dimore, ognuna delle quali nasconde nel proprio cuore una storia del passato, portando su di sé il peso della storia come un tesoro prezioso. Queste case, di grandi dimensioni, sono esempi di architettura straordinaria, in cui sono state impiegate varie arti tradizionali e sono stati attentamente considerati i fattori climatici e geografici della regione.
Una di queste case storiche è la Casa dei Borujerdi, risalente al periodo Qajar. È una delle dimore più antiche e famose di Kashan. Il proprietario era un ricco mercante della città, e la casa fu costruita con torri del vento arcate e simmetriche sul tetto e una cupola ottagonale. L’edificio comprende due cortili, interno ed esterno, un vestibolo, un corridoio, una cucina e cortili estivi e invernali.
Le torri del vento sul tetto avevano la funzione di far circolare l’aria fresca estiva verso il seminterrato. Sulle pareti della casa ci sono dipinti a olio e ad acquerello che ne aumentano la bellezza. Secondo le iscrizioni esistenti, la costruzione e il completamento di questa casa durarono 18 anni.
Un’altra delle case famose di Kashan apparteneva a Seyyed Jafar Tabatabaei, un mercante di tappeti della città. Fu costruita durante il regno di Naser al Din Shah Qajar, e anche la sua costruzione durò 18 anni. La Casa dei Tabatabaei comprende 40 stanze, 4 cortili, 3 torri del vento e 2 qanat (canali sotterranei per l’acqua), oltre a 4 sotterranei e una sala reale con finestre a grata e vetri colorati, stuccature e decorazioni a specchio che catturano lo sguardo di ogni visitatore. Ogni angolo di questa casa è considerato un simbolo della città di Kashan.
Accanto alle case storiche di Kashan, si trova uno dei giardini storici più belli dell’Iran, il Giardino di Fin.
Questo giardino è composto da più sezioni e include un cortile principale e quattro torri circolari. Vi sgorgano sorgenti d’acqua che alimentano il giardino e le sue fontane. Il suono dell’acqua corrente e le eleganti strutture architettoniche affascinano i visitatori.
Questo straordinario giardino, costruito nel 16esimo secolo d.C. durante la dinastia safavide, è iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Oltre alla sua natura splendida, possiede un’architettura particolare, lungo i sentieri interni del giardino si trovano alberi alti di età compresa tra 100 e 400 anni.
Il bazar di Kashan, come in molte antiche città iraniane, è il cuore pulsante della vita economica e sociale della città; un bazar tradizionale e misterioso che racchiude numerosi edifici storici di grande valore. Tra questi si possono citare il caravanserraglio Mir Panj, la moschea Meydane Mir Emad, il Timcheh Sabbagh e, in particolare, il magnifico Timcheh Amin al Doleh; capolavori che ognuno, a suo modo, racconta una parte dell’identità storica di Kashan.
Passeggiare in questo bazar non significa solo comprare o vendere; è un viaggio nel mondo delle arti tradizionali iraniane. Dal lavoro dei ramai e dei calzolai, ai tintori, orafi, sarti ed erboristi, ogni bottega riflette l’abilità e la creatività del popolo di Kashan, offrendo ai visitatori un quadro vivente della cultura e dell’artigianato locale.
Nella città di Kashan non si può trascurare anche la zona archeologica di Fin, dove si trovano le colline di Sialk (Tepe Sialk).
Sialk, con una storia di quasi ottomila anni, è una delle più antiche civiltà conosciute dell’Iran centrale, che, rispetto ai suoi contemporanei, aveva compiuto grandi progressi.
Oggi, queste colline antiche si ergono come tesori silenziosi, invitando ogni visitatore a un viaggio immaginario nel tempo, verso l’epoca in cui apparvero i primi segni della vita urbana. Le colline di Sialk sono due, ciascuna con un antico cimitero. Circa un secolo fa, dopo una grande inondazione, i muri di mattoni crudi e le ceramiche emersero dal terreno, rivelando nuovi segreti di questa civiltà antica. Da allora, Sialk non è solo un’attrazione turistica, ma anche una testimonianza viva delle radici antiche dell’Iran.
Oltre alle due città di Isfahan e Kashan, esistono molte altre attrazioni nella regione di Isfahan; deserti, cascate, villaggi e monumenti storici, ciascuno con un fascino unico.
Ad esempio, il villaggio di Abyaneh, situato a 39 km da Natanz, ai piedi dei monti Karkas, è noto per la particolare architettura terrazzata delle sue case, che crea un paesaggio incantevole molto amato dai turisti.
A 420 km a nord-est di Isfahan si trova la contea di Khur e Biabanak. Tra le sue attrazioni più affascinanti vi è il deserto di sale nero, vicino al lago salato di Khur. Alcuni ritengono che questi sali siano stati generati da eruzioni vulcaniche, mentre altri li attribuiscono a particolari minerali naturali.
Un’altra meraviglia di questa regione è la cascata di sale, alta 25 metri, che da lontano appare come un muro bianco e soffice, è considerata la prima cascata di sale del mondo.
Inoltre, il villaggio di Mesr è un altro luogo famoso di questa zona; è conosciuto soprattutto per il suo deserto spettacolare, con dune dorate di sabbia che conducono i viaggiatori nel cuore di uno dei paesaggi desertici più belli dell’Iran, lasciando un ricordo indelebile del viaggio a Khur e nelle sue vaste distese sabbiose.