Iran è già un esportatore di radiofarmaci
L'Iran conferma di essere diventato uno degli esportatori radiofarmaceutici mondiali e di aver aumentato la sua capacità di produzione di uranio a 16.500 uts.
In un programma su Canale 1 della televisione iraniana, il capo dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran (AIEA), Ali Akbar Salehi, ha evidenziato sabato che 133 nuovi risultati nucleari, che vengono applicati in diversi settori industriali, sanitario e agricolo, sono stati presentati in anteprima su in occasione del 15 ° anniversario della Giornata nazionale della tecnologia nucleare a Teheran (capitale).
Salehi ha spiegato che molti di questi risultati fanno parte della produzione di centrifughe necessarie per i centri trasfusionali, la produzione del vaccino contro il coronavirus, la produzione industriale di titanio di grado medicale utilizzato per la fabbricazione di impianti nel corpo umano e la produzione di numerosi nuovi radiofarmaci.
Il titolare iraniano fa riferimento anche a un altro "progetto senza precedenti in Asia occidentale" chiamato Tetra che dispone di 60 milioni di euro (più di 71 milioni di dollari) per la produzione di radiofarmaci, la cui prima fase sarà lanciata a settembre.
"Oggi esportiamo molti radiofarmaci in India, Libano, Iraq e in alcuni paesi europei e, con nuove strutture, esporteremo radiofarmaci su scala più ampia a settembre", ha sottolineato.
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