Iran, Leader: la garanzia delle capacità interne neutraliza l'arma degli embarghi
TEHERAN - "Le potenze mondiali usano le sanzioni come un'arma contro altri paesi".
Lo ha affermato il leader della rivolluzione islamica, Ayatollah Khamenei. Nelle dichiarazioni rese oggi a Teheran in un incontro con il presidente del Tagikistan, Rahman, il leader supremo ha assicurato che ciò che rende inutile quest'arma è che ogni Paese colpito presti attenzione alle proprie forze e capacità interne. Ayatollah Khamenei ha inoltre sottolineato che negli ultimi anni la Repubblica islamica ha compiuto buoni progressi in vari campi nonostante le sanzioni imposte nei suoi confronti. “Nonostante le sanzioni, l'Iran ha fatto buoni progressi in vari campi. Se non fosse stato per le sanzioni, quei progressi non sarebbero stati raggiunti, perché le sanzioni hanno reso gli iraniani fiduciosi nelle loro capacità interne. Il Leader ha poi sottolineato che ci sono molte ragioni per maggiori sviluppi della cooperazione tra i due paesi ben al di sopra del livello attuale. "Le relazioni tra i due paesi devono subire un cambiamento fondamentale in vista della politica dell'attuale governo iraniano di rafforzare le relazioni con i paesi vicini e della regione ", ha sottolineato. A questo proposito, ha affermato che le questioni regionali, in particolare la situazione in Afghanistan, costituiscono un importante campo di cooperazione tra Iran e Tagikistan, aggiungendo che entrambi i paesi condividono preoccupazioni sulla diffusione del terrorismo e sulla crescita dei gruppi takfiri nel territorio afgano. In questo contesto, l'Ayatollah Khamenei ha sottolineato che coloro che attualmente governano l'Afghanistan devono formare un governo globale e inclusivo per sfruttare la capacità e la collaborazione di tutti i gruppi.
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