Iran e Pakistan: tensioni alle frontiere vengono sostenute da paesi terzi + VIDEO
TEHRAN - La repubblica islamica dell'Iran e del Pakistan hanno concordato di rafforzare la cooperazione nella lotta al terrorismo.
Cosi' il ministro degli Esteri iraniano al termine della sua visita di un giorno in Pakistan.
"Dopo gli incontri che ho avutyo a Islamabad con l’omologo Jalil Abbas Jilani e con il Comandante dell'Esercito del Pakistan, Syed Asim Munir, abbiamo deciso di dare un maggiore impulso alla cooperazione congiunta irano-pakistane nei settori di economia, commercio, turismo, energia ecc", ha aggiunto. Sempre secondo il capo della diplomazia di Tehran, "le parti hanno concordato anche sulla costruzione – secondo una tabella di marcia condivisa -, di cinque nuovi valichi di frontiera oltre a quelli già esistenti tra i due paesi vicini".
"I nostri confini devono essere sicuri per facilitare gli scambi commerciali. Devono essere il luogo di passaggio dei turisti e non dei terroristi", ha aggiunto il ministro citato dall'IRIB. "Entrambi i paesi sono determinati a combattere il terrorismo e non dare piu' spazio ai gruppi armati criminali che vengono sostenuti dai nemici delle nazioni dell'Iran e del Pakistan". Abdollahian ha poi tenuto a precisare che dietro la provvisoria crisi che e' avvenuta tra Iran e Pakistan ci sono stati i paesi terzi. “Non c’è dubbio che i terroristi localizzati nelle rispettive aree e regioni di frontiera di Iran e Pakistan siano guidati e sostenuti da Paesi terzi”, ha affermato Abdollahian, citato dai media. "Durante la conferenza stampa congiunta tenutasi a Islamabad con l’omologo pakistano Jilani, abbiamo assicurato che i loro Paesi rispettano la sovranità territoriale e l’integrità territoriale l’uno dell’altro, che vogliono risolvere rapidamente la crisi e che hanno concordato di collaborare nella lotta al terrorismo". la controparte pakistana ha sottolineato che una stretta relazione bilaterale è fondamentale non solo per il benessere dei due Paesi ma anche per la stabilità della regione.
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