Leader della rivoluzione ribadisce sulla formazione di un governo efficiente, pio e rivoluzionario in Iran
(last modified Mon, 22 Jul 2024 07:26:41 GMT )
Lug 22, 2024 09:26 Europe/Rome
  • Leader della rivoluzione ribadisce sulla formazione di un governo efficiente, pio e rivoluzionario in Iran

Parstoday- La Guida Suprema della Rivoluzione Islamica, in un incontro con il presidente e i rappresentanti del Consiglio Islamico dell'Iran, ha affermato che la responsabilità congiunta del presidente eletto e del parlamento Majlis è quella di formare un governo efficiente, pio e rivoluzionario.

Questo incontro è il primo del 12° Parlamento iraniano con l'Ayatollah Khamenei, la Guida Suprema della Rivoluzione Islamica. Secondo il portale di Parstoday, il sommo Ayatollah Khamenei ha menzionato 8 punti importanti in questo incontro, tra cui "la necessità di avere un parlamento responsabile", "l'interazione costruttiva tra il parlamento e il nuovo governo", "produrre una voce unita dal paese sulle questioni importanti", "rispettare la moralità nei dibattiti parlamentari", "cose da fare e da non fare legislativamente", "vigilalare senza eccessi", "ruolo efficace del consiglio di vigilanza sulle attività dei deputati" e "avere un Majlis seria nelle questioni globali e nella politica estera del paese".

Il Leader ha auspicato che, con la responsabilità condivisa del Presidente eletto e del Majlis dell'Iran, sia possa formare un gabinetto composto da persone fedeli, efficienti, rivoluzionarie, fiduciose nel futuro, note per loro purezza e l'onestà, con un atteggiamento nazionale e una profonda si formerà la fede nella Repubblica islamica per poter risolvere i problemi del paese e del popolo.

Il sommo Ayatollah Khamenei ha definito il successo del presidente eletto Pezeshkian in campo economico, culturale, internazionale e in altri campi come il successo di tutti. "Dovremmo tutti aiutare il presidente eletto dell'Iran ad svolgere i propri doveri e credere dal profondo del cuore che il suo successo è la vittoria di tutti noi".

(Il presidente eletto dell'Iran, Masoud Pezeshkian e deputati del Majlis nell'incontro con il leader supremo della rivoluzione) 

Il leader ha ribadito poi sul ruolo importante della vigilanza dei funzionari e dei politici iraniani. "Sappiamo che una 'Cyber ​​Army' del nemico comune di tutti gli iraniani ha il compito di seminare divisioni attraverso una campagna di insulti ed accuse tra le le fazioni politiche o religiose del paese e costringerle a arrabbiare e infiammare la parte avversaria e costringerle a reagire. Ecco perchè non dovreste pensare che tutto ciò che vedete nel cyberspazio. Tutto è l'opera del nemico.

L'Ayatollah Khamenei ha anche sottolineato sulle capacità importanti del Majlis dell'Iran si per le questioni internazionali che nella politica estera. Il Majlis è un strumento importante che i governi del mondo utilizzano nelle loro interazioni. Ad esempio, al tavolo delle trattative, usano l’opposizione del Parlamento o le leggi approvate come copertura per difendere o giustificare la loro posizione.

La Guida Suprema della Rivoluzione ha sottolineato che il Majlis (parlamento islamico dell’Iran) può aiutare il governo nelle questioni estere. Tra le azioni buone ed efficaci del Parlamento iraniano nel campo della politica estera c’è la Legge di Azione Strategica del XI Parlamento.

Il leader ha inoltre parlato dei diversi tipi di ruolo che i deputati possano avere negli sviluppi globali e nella diplomazia, come i viaggi e gli incontri del presidente e dei membri del parlamento, inclusa l’utile presenza del presidente del Majlis islamico dell’Iran al recente vertice BRICS. A volte anche una dichiarazione o un discorso dei deputati su questioni di politica estera possa essere molto importante ed efficace.

Secondo l'Ayatollah Khamenei il fatto che i governi al mondo utilizzano il sostegno dei loro parlamenti rappresenta una cosa comune.

Un esempio è la legge globale sulle sanzioni americane contro la Repubblica islamica, conosciuta come "CISSADA", approvata dal Congresso degli Stati Uniti e firmata dall'allora presidente democratico, che era un codardo, un ipocrita e ovviamente più furbo dei nostri funzionari che l'ha firmata, poteva non farlo, mentre sosteneva di collaborare con l’Iran.

Riferendosi al fatto che i candidati ed loro rappresentati durante i dibattiti elettorali prima delle elezioni, parlavano della questione delle sanzioni straniere al paese, il leader ha affermato che il Majlis ha delle capacità di agire e svolgere un ruolo in questo campo. Possiamo neutralizzare le sanzioni con mezzi orgogliosi. Come abbiamo detto molte volte, non è da noi rimuovere le sanzioni e dobbiamo pensare a come neutralizzarle, e esistono buoni metodi a questo riguardo, e i funzionari governativi hanno adottato alcuni di questi modi e hanno avuto buoni effetti, e a questo proposito, anche il parlamento può svolgere un ruolo importante.

Nella parte finale del suo discorso, il leader supremo della rivoluzione ha considerato la Gaza come la prima questione del mondo islamico e ha aggiunto che con il passar dei mesi, è vero che oggi molti non hanno l'entusiasmo iniziale, ma la verità è che la questione di Gaza oggi ha la stessa importanza dei primi giorni, forse ancor di più.

Il leader supremo della rivoluzione è tornato a ribadire che la Resistenza mostra giorno dopo giorno, sempre più la sua forza.

Un grande sistema militare, politico ed economico come l'America sostiene i sionisti occupatori, e sta combattendo con un gruppo di Resistenza, come Hamas, senza riuscire a sconfiggerlo.

Sempre secondo il il leader supremo del paese, i sionisti gettano le bombe sulle teste della gente innocente perché non riescono a vincere contro Hamas, perché non riescono a sconfiggere la Resistenza. Scuole, ospedali, bambini, donne. Il massimo del crimine si sta verificando dinanzi agli occhi dei popoli di tutto il mondo. Il leader ha chiesto ai deputati del Majlis di non dimenticare Gaza e non tacere contro i crimini dei sionisti. Oggi, l'esempio lampante delle attività del Majlis (Parlamento islamico dell'Iran) nella politica estera e nella diplomazia è la questione di Gaza.

 

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