Qaani ha sparato contro la macchina di notizie false dell'Occidente
PARS TODAY - Il comandante della forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica (IRGC, Pasdaran), Esmail Qaani, partecipando ad una cerimonia pubblica, ha portato la guerra psicologica dei media occidentali al completo fallimento.
Secondo Pars Today, il quotidiano internazionale Tehran Times, in un articolo ha analizzato il comportamento dei media occidentali nel fare notizia sul generale di brigata Esmail Qaani: Neutralità e onestà sono i pilastri principali del giornalismo responsabile, o almeno così si dice. Tuttavia, nei media occidentali, il palese favoritismo del regime israeliano e l’indiscusso impegno nei confronti dei suoi interessi, ad ogni costo, sono più visibili che mai.
I media occidentali sono diventati attori attivi nel mascherare il volto di un regime che commette atti inimmaginabili contro l’umanità. Questa tendenza vergognosa, che un tempo era limitata almeno da un briciolo di etica giornalistica, ora si è trasformata in una vera e propria falsificazione delle notizie. Anche il semplice principio di evitare bugie palesi e ripetute è stato abbandonato nell’ultimo anno.
Dal 7 ottobre 2023, Internet è piena di storie false su Hamas, palestinesi, libanesi e persino iraniani. Tra queste storie inventate ci sono affermazioni terrificanti come la decapitazione di bambini israeliani da parte di Hamas, il bombardamento dell’ospedale al-Arabi al-Ahli e l’uso di siti civili come scudi difensivi. Ma anche queste famigerate storie possono sembrare ragionevoli rispetto alle ridicole affermazioni che si sono sentite nelle ultime settimane su dove si trovasse e sullo stato di salute del comandante della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica.
Inizialmente era stato riferito che il generale Esmail Qaani era stato martirizzato in un attacco aereo israeliano contro un edificio residenziale nel sud di Beirut, che portò al martirio del segretario generale di Hezbollah in Libano, "Sayyed Hassan Nasrallah". L'IRGC ha confermato che anche uno dei suoi comandanti anziani, Il generale di brigata Nilfroshan, è stato martirizzato in questo attacco.
Dopo l'identificazione dei corpi delle vittime dell'attacco israeliano, i media occidentali hanno pubblicato una nuova ondata di false informazioni. Hanno affermato che Il generale di brigata Qaani è stato gravemente ferito in questo attacco ma è sopravvissuto. Questa falsa notizia è stata poi rafforzata dall'affermazione secondo cui il comandante della forza Quds sarebbe tornato a Teheran sull'aereo del ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, che aveva fatto un breve viaggio a Beirut.
Quando un alto funzionario dell'IRGC ha finalmente reagito alle voci sulla salute di Qaani e ha negato categoricamente il suo martirio o le sue ferite, i media occidentali sono stati costretti a inventare un'altra menzogna. Questa volta, la storia di fantasia proviene dal sito di notizie Middle East Eye, un sito web con sede nel Regno Unito che si dice sia sponsorizzato dal governo del Qatar.
Un giornalista iracheno, noto per la sua posizione ostile nei confronti della resistenza, ha riferito il 9 ottobrer che "dieci fonti a Teheran, Beirut e Baghdad" hanno affermato che Qaani era "sotto protezione" e che, a causa del suo ruolo nella "violazione dell'intelligence" che ha portato alla Sayyed Hassan Nasrallah è stato assassinato, “sarà interrogato”.
Anche altri media sono andati oltre e hanno affermato che Qaani ha subito un "attacco di cuore" durante l'interrogatorio. Ma il comandante, che sarebbe stato ucciso, ferito e arrestato in sole due settimane, è apparso martedì in una cerimonia pubblica.
Qaani ha partecipato alla cerimonia di sepoltura del martire Nilfroushan insieme ai suoi colleghi dell'IRGC e ad altri funzionari iraniani, e sembrava completamente sano e calmo. È stato visto pregare e parlare con gli altri membri del pubblico e ha smentito tutte le affermazioni fatte dai media occidentali negli ultimi giorni.
Cosa fanno i media occidentali?
Il generale di brigata Qaani, come il suo predecessore, martire Soleimani, è noto per essere meno visibile in pubblico e per non interagire con i media. Persone come lui di solito si vedono solo in occasione di eventi ufficiali in cui sono presenti tutti i livelli di funzionari iraniani. Quindi è stato ridicolo fin dall'inizio che i media occidentali abbiano cercato di mettere in dubbio dove si trovasse sottolineando la sua "lunga assenza dalla vista del pubblico".
Reza Sadr al-Hosseini, un esperto dell'Asia occidentale, ha dichiarato: "Penso che oltre a cercare di indebolire il morale delle forze della resistenza, i media occidentali, in collaborazione con i servizi segreti israeliani e americani, hanno cercato di rintracciare Qaani e le sue attività perché raccogliere informazioni sui comandanti delle forze di resistenza Quds è notoriamente difficile.
Questo esperto ha avvertito che una cooperazione così stretta e ripetuta con le agenzie di spionaggio danneggerà irreversibilmente la credibilità dei media occidentali; un processo che è già iniziato.
La fiducia del pubblico nei media occidentali si sta rapidamente erodendo. I media come Reuters e The New York Times, un tempo considerati fonti di informazione affidabili, ora devono affrontare un crescente scetticismo a causa della loro apparente tendenza a distorcere la verità. I giorni in cui si accettavano ciecamente le loro narrazioni stanno volgendo al termine poiché sempre più persone cercano fonti di informazione alternative.
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