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Leader della Rivoluzione: La resa dell'Iran è un boccone troppo grande per il presidente americano; il regime sionista è quasi crollato ed è stato schiacciato
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Il sommo Ayatollah Khamenei, Leader della Rivoluzione Islamica
Pars Today- Nel suo terzo videomessaggio dopo l'invasione del regime sionista al Paese, il sommo Ayatollah Khamenei ha dichiarato: Mi congratulo con la nazione iraniana. Il regime sionista è quasi crollato ed è stato schiacciato sotto i colpi della Repubblica Islamica.
Secondo Pars Today, giovedì, nel suo terzo messaggio televisivo dopo l'invasione del regime sionista al Paese, il sommo Ayatollah Khamenei, Leader della Rivoluzione Islamica, ha dichiarato:
Nel nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso
Pace e benedizioni alla cara e grande nazione dell'Iran. Innanzitutto, onoro la memoria dei preziosi martiri dei recenti eventi; i martiri generali, martiri scienziati che erano veramente e giustamente preziosi per la Repubblica Islamica e che hanno servito, e oggi, al cospetto di Dio, riceveranno la ricompensa per i loro distinti lavori.
Ritengo necessario congratularmi con la grande nazione dell'Iran. Vorrei porgere alcune congratulazioni alla nazione: Innanzitutto, congratulazioni per la vittoria sul falso regime sionista. Il regime sionista, con tutto quel baccano, con tutte quelle pretese, è quasi crollato ed è stato schiacciato sotto i colpi della Repubblica Islamica.
Il pensiero che la Repubblica Islamica potesse infliggere simili colpi al regime non passava nemmeno per la loro mente e immaginazione, ed è così accaduto. Ringraziamo Dio per aver aiutato le nostre forze armate, che sono riuscite a oltrepassare il loro avanzato sistema di difesa aerea a più strati e radere al suolo molte delle loro aree urbane e zone militari sotto la pressione dei loro stessi missili e con il potente attacco delle loro stesse armi avanzate!
Questa è una delle più grandi benedizioni di Dio; affinché il regime sionista sappia che attaccare la Repubblica Islamica dell'Iran gli costerà caro, gli crea costi, gli crea costi elevati. E grazie a Dio, questo è successo;
L'onore spetta alle nostre amate forze armate e al popolo che le ha create dal suo cuore, le ha addestrate, le ha supportate e ha reso più forti le loro mani [già forti] per compiere un'impresa così grande.
Le seconde congratulazioni sono dovute alla vittoria del nostro amato Iran sul regime americano. Il regime americano è entrato in guerra direttamente perché ha capito che altrimenti il regime sionista sarebbe stato distrutto totalmente. È entrato per salvarlo, ma non ha potuto far nulla. Hanno attaccato i nostri impianti nucleari – il che ovviamente è degno di essere perseguito penalmente presso tribunali internazionali– ma non sono stati in grado di fare nulla di importante.
Il Presidente dell'America ha esagerato l'accaduto in modo insolito, ed si è capito che ha bisogno di questa esagerazione; chiunque abbia sentito quelle parole ha capito che dietro la superficie di quelle parole si celava un'altra verità. Non hanno potuto fare nulla, non hanno raggiunto il loro obiettivo, ed stanno esagerando per insabbiare la verità e tenerla segreta.
Anche in questo caso, la Repubblica Islamica ha vinto e, in cambio, ha dato un duro schiaffo in faccia all'America, attaccando una delle basi americane più importanti nella regione, la base di Al-Udaid, provocandovi dei danni. Le stesse persone che avevano esagerato in quel caso hanno cercato di minimizzare la situazione, di dire che non è successo nulla, quando invece si è verificato un grande incidente.
Il fatto che la Repubblica Islamica abbia a portata di mano le basi dell'America nella regione e possa colpirle quando vuole, è un fatto rilevante. Anche in futuro ciò può accadere; in caso di aggressioni, il nemico la pagherà cara e il costo dell'aggressione sarà elevato.
La terza congratulazione è quella per la straordinaria unità e concordia della nazione iraniana. Sia lodato Dio, una nazione di circa novanta milioni di persone, unita, una sola voce, spalla a spalla, senza alcuna divisione nelle richieste e nelle intenzioni che esprime, si è alzata, ha scandito slogan, ha parlato, ha sostenuto l'operato delle forze armate e continuerà ad essere così d'ora in poi. La nazione iraniana in questa vicenda ha dimostrato la sua magnanimità, la propria personalità eccezionale e distinta, provando che, quando necessario, una sola voce si farà sentire da questo popolo, e sia lodato Dio, questo è successo.
Il punto che voglio sottolineare come punto fondamentale della mia osservazione è che il presidente dell'America ha affermato in una delle sue dichiarazioni che l'Iran deve arrendersi. "Arrendersi"! Non si tratta più di arricchimento, non si tratta dell'industria nucleare, si tratta della resa dell'Iran. Certo, questa è una parola troppo grande per la bocca del presidente americano. L'Iran, Grande e magnifico, Iran con questa storia, Iran con questa cultura, Iran con questa ferrea determinazione nazionale, la parola "resa" per un paese come l'Iran, suona ridicolo per chi conosce il popolo iraniano.
Ma le sue dichiarazioni hanno rivelato una verità: gli americani sono stati coinvolti in un conflitto con l'Iran islamico fin dall'inizio della Rivoluzione, hanno tirato pugni su, e ogni volta hanno trovato una scusa: una volta con la difesa dei diritti umani, una volta con la democrazia, una volta con i diritti delle donne, una volta l'arricchimento, una volta la questione nucleare di per se', una volta con il programma missilistico; loro inventano varie scuse, ma la questione principale non è altra che una cosa, ed è "la resa dell'Iran". I suoi predecessori non lo hanno detto, perché non è accettabile; per nessuna logica umana è accettabile che a un popolo viene detto di arrendersi, per questo hanno nascosto questo concetto sotto altri titoli.
Questa persona ha svelato questa verità, l'ha mostrata e ha chiarito che gli americani saranno soddisfatti solo con la resa dell'Iran e niente di meno. E questo è un punto importante! La nazione iraniana dovrebbe sapere che questa è la ragione per cui si oppone all'America, e che questo grande insulto alla nazione iraniana è opera degli americani, e qualcosa del genere non accadrà mai; non accadrà mai.
La nazione iraniana è una grande nazione, l'Iran è un paese forte e vasto, l'Iran ha un'antica civiltà; la nostra ricchezza culturale e di civiltà è centinaia di volte maggiore di quella dell'America e dei paesi simili. Pretendere che l’Iran si arrenda a un altro Paese è una di quelle assurdità infondate che sicuramente susciteranno lo scherno delle persone sagge e intelligenti.
La nazione iraniana è cara e lo sarà ancora di più, è vittoriosa e lo sarà ancora di più per grazia di Dio. E speriamo che Dio Onnipotente protegga sempre questa nazione all'ombra della Sua grazia con dignità e onore, elevi i ranghi del grande Imam e renda il Benedetto (possano le nostre anime essere sacrificate) compiaciuto di questa nazione, e che il Suo aiuto sostenga questa nazione.
E che la pace, la misericordia e la benedizione di Dio siano su di voi.