Iran, Comandante in capo dell'esercito: Non consideriamo superata la minaccia del nemico
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Pars Today - Non consideriamo superata la minaccia del nemico. Lo ha dichiarato il Comandante in capo dell'esercito della Repubblica Islamica dell'Iran, affermando che il regime sionista si è reso conto di aver commesso un errore strategico.
(last modified 2025-08-03T10:31:02+00:00 )
Ago 03, 2025 12:30 Europe/Rome
  • Maggiore Generale «Amir Hatami», Comandante in Capo dell'Esercito della Repubblica Islamica dell'Iran
    Maggiore Generale «Amir Hatami», Comandante in Capo dell'Esercito della Repubblica Islamica dell'Iran

Pars Today - Non consideriamo superata la minaccia del nemico. Lo ha dichiarato il Comandante in capo dell'esercito della Repubblica Islamica dell'Iran, affermando che il regime sionista si è reso conto di aver commesso un errore strategico.

Il Maggiore Generale »Amir Hatami«, Comandante in capo dell'esercito della Repubblica Islamica dell'Iran, ha dichiarato domenica in una riunione di comandanti e alti ufficiali delle Forze di Terra dell'esercito: Il regime sionista è un nemico ostinato e abbiamo visto alcuni dei suoi crimini e atrocità contro la nazione iraniana nei 12 giorni di guerra imposta. Secondo Pars Today, citando l'IRNA, Amir Hatami ha dichiarato: Nonostante i danni subiti, per grazia di Dio, con il coraggio dei combattenti e la presenza e la resistenza del popolo, siamo usciti vittoriosi da questo confronto impari e infliggendo gravi danni al nemico, lo abbiamo impedito di raggiungere i suoi obbiettivi.

Il Maggiore Generale Hatami ha sottolineato: La potenza missilistica e dei droni del regime islamico è ancora intatta e pronta per le operazioni. Proprio come abbiamo continuato i nostri attacchi fino all'ultimo momento, imponendo un cessate il fuoco al nemico. Naturalmente, continueremo il nostro cammino con maggiore determinazione di prima nell'industria della difesa, nei settori legati alla scienza e alla tecnologia e in tutti gli altri settori.

Il Comandante in Capo dell'Esercito iraniano ha osservato: Il fatto che l'arroganza globale si oppone alla Repubblica Islamica dell'Iran è dovuto ai legami religiosi e patriottici e al progresso dell'Iran in cammino verso le vette della conoscenza. Oggi, grazie a Dio, tutte le forze armate e i quattro rami dell'esercito, pur muovendosi più rapidamente verso le vette della scienza e della tecnologia, proseguiranno il percorso di miglioramento della capacità di combattimento e della prontezza per la difesa a tutto tondo con maggiore determinazione rispetto al passato.

Riferendosi alle dichiarazioni del Leader della Rivoluzione, secondo cui »dobbiamo considerare una minaccia dell'1% come una minaccia al 100%«, il Maggiore Generale Hatami ha sottolineato: Il nemico non deve essere sottovalutato e la sua minaccia non deve essere considerata superata.

Il nemico, con l'illusione di poter danneggiare il sistema islamico, aveva in mente diverse cospirazioni, ma il popolo dell'Iran islamico, con straordinaria unità e concordia, gli ha inferto un duro colpo, ha aggiunto. La determinazione, la coesione e la solidarietà tra il popolo, le forze armate e i funzionari sul campo d'azione sono state incredibili per i nemici e molti osservatori. I grandi e pieni di speranza movimenti, tra cui i »Venerdì di Rabbia e Vittoria« e i solenni funerali dei martiri, sono stati esempi della volontà e della solidarietà di una nazione grande ed epica che, sotto la saggia e coraggiosa guida del nostro caro Imam Khamenei, ha difeso l'integrità territoriale e l'indipendenza del Paese più forte e potente che mai. Il regime sionista, vedendo la gloria della miracolosa perseveranza della nazione iraniana, si è reso conto di aver commesso un errore strategico.