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Martiri dell’aggressione del regime sionista all’Iran | Martirio nell’ultimo giorno di leva
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Il martire dell'autorità, Mahdi Qahremani
Pars Today – Racconto della vita del martire dell'autorità Mahdi Qahremani, un soldato di leva che aveva sogni per i giorni dopo il servizio militare.
Il 23 giugno 2025, dopo l’attacco del regime sionista alla caserma di Afsarieh a Teheran, il soldato di leva Mahdi Qahremani cade martire; un giovane di 20 anni che il giorno successivo avrebbe dovuto festeggiare la fine del servizio militare. Secondo Pars Today, citando Hamshahri Online, nella casa si sentono i lamenti in onore di Ali Akbar (AS). La madre sussurra: «Mahdi caro! Mahdi caro!». Il padre, curvo e affranto, è rannicchiato in un angolo. Gli ospiti entrano ed escono. I sussurri della madre del martire diventano sempre più alti: «Dove posso baciarti il volto? Figlio mio, non ti è rimasto più un volto. Magari quella mattina, prima che tu andassi via, non avessi avuto fretta e ti avessi guardato a lungo. D’ora in poi tua madre resterà per sempre in lutto per il tuo volto splendente.»
Il giorno dell’evento, Azam Talaei, madre del martire Mahdi Qahremani, era al lavoro all’ospedale Baqiyatallah e sentiva un presentimento preoccupante per Mahdi. Dalla mattina, da quando Mahdi era andato in caserma, era agitata. Racconta raccogliendo le ultime forze per parlare: «Quando la guerra è cominciata, mi diede il numero del suo comandante per poterlo chiamare se fossi stata in ansia. Quel giorno ho chiamato. Il comandante disse: Signora Talaei, non si preoccupi, Mahdi sta bene. Ma nemmeno quelle parole mi rassicurarono. Ho richiamato il numero del comandante. Questa volta non ha risposto.»

Alle 10 del mattino, quando si è diffusa la notizia del bombardamento della caserma di Afsarieh, l’angoscia è diventata insopportabile; Chiama il padre di Mahdi e insieme si dirigono verso la caserma. Azam Talaei racconta: «Non eravamo ancora arrivati alla caserma che mi è squillato il telefono. Era l’amico di Mahdi. Mi disse: Zia, avete notizie di Mahdi? Hanno colpito la caserma di Afsarieh…»
Alla voce della madre che invoca Ya Hossein (AS), il padre accosta l’auto e corrono verso la caserma. Davanti a loro solo fumo e gente che, nel panico, si dirige verso la base. Un uomo grida: I feriti e i martiri li hanno portati all’ospedale Be’sat. La madre racconta: «Quando siamo entrati in ospedale, uno dei comandanti si è avvicinato e ci ha dato la notizia del martirio di Mahdi.»
Il desiderio e l’entusiasmo di Mahdi per il servizio militare
Quando Mahdi ha compiuto 18 anni, ha insistito per arruolarsi subito. La madre racconta: «Per quanto io insistessi che era presto, che dopo aver festeggiato i tuoi 20 anni ci saresti andato, lui non voleva sentire ragioni. Alla fine ha indossato la divisa». Azam Talaei, parlando del carattere e del comportamento di Mahdi, non riesce a trattenere l’emozione: «Il servizio militare di mio figlio era finito, aveva persino ottenuto la firma del comandante per la carta di fine servizio. Quello era il suo ultimo giorno di leva, ma non doveva essere l’ultimo giorno della sua vita. Mio figlio era nobile. Lo giuro sul suo spirito puro, in casa non ho mai sentito la sua voce alzata una sola volta. Non apriva mai il frigorifero da solo per prendere qualcosa, diceva: Aspettiamo la mamma, così mangiamo insieme. Mahdi era mite, e in questi giorni di guerra al suo silenzio si era aggiunta anche la sofferenza. In questi giorni di guerra ero più spesso di turno in ospedale e non l’ho potuto vedere a sufficienza. Come posso colmare questo rimpianto? In casa non posso piangere per via dei bambini, e in ospedale devo tener conto dei pazienti. Solo pochi giorni fa Mahsa, sua sorella, è corsa da me agitata e mi ha detto: Mamma, ho visto Mahdi. Sembrava fosse in piedi nell’angolo della stanza. Ultimamente aveva detto a Mahsa che sarebbe diventato martire e che non si dimenticassero di scrivere sulla sua tomba: Giovane non realizzato». Il martire Mahdi Qahremani era originario di Ardabil. Secondo la madre, parlava sempre con orgoglio e fierezza degli abitanti di Ardabil. Dopo il martirio, è stato portato ad Ardabil e il suo corpo puro ha trovato lì la pace.