Lug 27, 2021 07:08 Europe/Rome
  • Chiarimenti sull’Unità Islamica- 1a P.

Il dibattito sul tema dell’Imamato può generare alcune critiche nella mente dei lettori. Spieghiamo perciò le nostre posizioni riguardo queste obiezioni. Le principali questioni al riguardo sono due.

“Ogni nazione cerca di presentare le bellezze della sua storia, e per quanto possibile vuole coprire le sue bruttezze. Gli eventi dai quali un’istituzione o una dottrina può trarre motivo di orgoglio sono considerati segni di autenticità e veridicità e ne aumentano l’attrazione, mentre gli eventi spiacevoli della sua storia creano dubbi riguardo la sua genuinità e sono visti come segni di debolezza del proprio potere creativo. Di conseguenza, la discussione sulla questione del Califfato e dell’Imamato, gli eventi negativi del primo periodo islamico e il fatto di menzionarli spesso, – soprattutto nel momento attuale, in cui la nuova generazione attraversa una crisi spirituale – diminuiscono la fede, il fervore e l’amore verso l’Islam. Nel passato tale dibattito poteva produrre risultati positivi e spostare l’attenzione da un ramo islamico ad un altro. Ma nei tempi moderni esso indebolisce le fondamenta della fede. Quando gli altri nascondono gli aspetti spiacevoli della loro storia, perché noi musulmani tendiamo a far emergere gli aspetti negativi della nostra e perfino ad ingrandirli?”

Non condividiamo il punto di vista precedente. Noi sosteniamo che se la revisione della storia significasse esporre solo gli eventi indesiderabili, l’effetto sarebbe disastroso. E’ un dato di fatto, che se ci accontentassimo solo di descrivere gli aspetti luminosi della nostra storia e sopprimessimo quelli spiacevoli, ciò equivarrebbe a distorcere la storia, non a criticarla.

Fondamentalmente, nessuna storia è priva di eventi indesiderabili e negativi. La storia di ogni nazione, e fondamentalmente la storia dell’umanità, è un insieme di eventi piacevoli e spiacevoli. Non può essere altrimenti. Iddio non ha creato alcun popolo di natura angelica e immune dal peccato. La differenza tra la storia delle varie nazioni, comunità e credenze è insita nella proporzione di eventi felici e infelici e non nel fatto che ognuna di esse è costituita solo da eventi felici o negativi.

Il Sacro Corano ha espresso molto bene il fatto che l’essere umano possiede sia aspetti positivi che negativi. La sintesi di tale concetto è che Iddio informò gli angeli della Sua intenzione di creare un vicario (Adamo). Gli angeli, che conoscevano solo gli aspetti tenebrosi di questo essere, rimasero stupefatti e volevano conoscere il motivo di tale azione. Dio disse loro che vedeva in questo essere della bellezza e luce che essi non conoscevano.

Se guardiamo la storia dell’Islam attraverso gli eventi che manifestano fede e valori umani, scopriremo che non ha paragoni. Questa storia è piena di azioni eroiche, colma di lucentezza e fulgore ed è una manifestazione delle nobili qualità umane. L’esistenza di alcune macchie non offusca la sua bellezza e maestà.

Nessuna nazione può affermare che il suo passato emana maggiore luce della storia dell’Islam, o che gli eventi negativi della storia islamica siano più numerosi degli eventi spiacevoli della propria  storia.

Un ebreo, per schernire il Comandante dei Credenti ‘Ali (as) riguardo gli eventi accaduti nel periodo iniziale dell’Islam per la questione del califfato, disse: “Avevate appena seppellito il Profeta, che avete iniziato a litigare su di lui”.

Magnifica fu la risposta che diede ‘Ali! Egli disse: “Ti sbagli. Noi non divergiamo rispetto al Profeta stesso. Noi divergiamo solo riguardo le istruzioni ricevute da lui. Ma i vostri piedi non si erano ancora asciugati dell’acqua quando avete detto al vostro Profeta: “Fabbrica per noi un idolo come le divinità che essi possiedono.” Egli disse: “In verità voi siete un popolo ignorante.” (Nahjul Balaghah, hikmat 317).

Egli voleva dire: “Le nostre differenze non riguardano i principi del Tawhid (Unità e Unicità divina) e della Profezia. Ciò su cui differiamo è se il Corano e l’Islam abbiano designato una particolare persona come successore del Santo Profeta o se il suo successore debba essere eletto dalla gente. Invece voi ebrei, durante la vita stessa del vostro Profeta, presentaste una richiesta che era radicalmente contraria alla vostra religione ed agli insegnamenti del vostro Profeta.”

Inoltre, anche ipotizzando che in casi ordinari sia possibile trascurare gli eventi spiacevoli della storia, come potrebbe essere ammissibile ignorare la questione più essenziale, che è quella della Guida, dalla quale dipende il destino della società islamica? Ignorare simile questione significa ignorare la felicità e prosperità dei musulmani.

Inoltre, se è appurato che alcuni diritti storici sono stati violati e coloro a cui spettavano questi diritti erano le più virtuose personalità della Ummah, trascurare questi fatti storici non equivarrebbe quindi a favorire la connivenza della lingua e della penna con la spada dell’ingiustizia?

La seconda critica alla trattazione di tali questioni è: “che ne sarebbe dell’Unità Islamica? Tutte le calamità dei musulmani sono dovute alle differenze settarie. Sono la discordia ed i tumulti interni che hanno spazzato via il potere islamico, danneggiato la dignità islamica e reso i musulmani sottomessi alle nazioni straniere. L’arma più efficace nelle mani del colonialismo, tanto nella vecchia che nuova versione, è quella di infiammare questi antichi rancori. In tutti i paesi musulmani, senza eccezione, i lacchè del colonialismo sono impegnati nel creare dissenso tra i musulmani in nome della religione e del bene dell’Islam. Non abbiamo già sofferto sufficientemente a causa di queste vecchie dispute, da dover continuare ancora con esse? Simili discussioni non favoriscono forse gli intenti del colonialismo?”

Nel rispondere a questa critica, diciamo che non vi è dubbio che l’unità è quanto di più importante sia richiesto ai musulmani, e che questi vecchi rancori sono la causa prima di tutti i problemi nel mondo islamico. E’ anche vero che il nemico è sempre pronto a sfruttare queste dispute, ma sembra che chi protesta non abbia compreso il concetto di Unità Islamica.

Fonte: https://islamshia.org/chiarimenti-sullunita-islamica-ayatullah-motahhari/

 

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