Italia, onorevole Cabras: 'Voglio uno scambio fruttuoso fra Italia e Iran'
(last modified Thu, 15 Oct 2020 07:13:23 GMT )
Ott 15, 2020 09:13 Europe/Rome
  • Italia, onorevole Cabras: 'Voglio uno scambio fruttuoso fra Italia e Iran'

TEHERAN (Pars Today Italian) - Con un post su Facebook dal titolo “Formicolii censori”, Pino Cabras, deputato del Movimento 5 stelle e vicepresidente della commissione Esteri della Camera, ha risposto a un articolo pubblicato su un sito italiano di chiara provenienza ideologica che lo citava dopo la chiusura di pergiustizia.com, uno dei 92 siti oscurati dagli Usa con l'accusa di essere vicini all'Iran.

Ecco la risposta dell'onorevole Cabras.

"Vengo citato in uno strano articolo-pastone comparso sul sito Formiche.net, una testata italiana di ispirazione ideologica ultra-atlantista e iper-liberista, sostanzialmente organica alle principali direttrici del Dipartimento di Stato USA, un apparato che sa produrre bene quel che Formiche rimprovera agli altri paesi: informazione irregimentata. Lo spunto è dato dalla chiusura d’imperio di un sito iraniano in lingua italiana, pergiustizia.com, decisa dal Dipartimento della Giustizia degli Stati Uniti. Il sito – che peraltro non conoscevo – citava articoli e libri di personalità italiane non legate alla corrente principale dei media. Eccole dunque accomunate in un guazzabuglio unico, dove la parola dominante imprime a manca e a destra lo stigma di “complottista”, e dove tutti sarebbero succubi delle idee dei pasdaran iraniani. Copri il minestrone con la parola “inchiesta” e il rancio è servito. E mi raccomando: lordate tutti con la parola “rettiliani”, funziona sempre e Goebbels ci fa una pippa.

È abbastanza divertente tra l’altro che in questo articolo io venga definito un “habitué” di Byoblu.com. Se due interviste fanno di me un habitué, devo dedurre che l’unica mia intervista a Formiche.net faccia di me – se la matematica non è un’opinione – un suo “mezzo habitué” (https://formiche.net/2019/01/venezuela-cabras-m5s/). Mi ribello a questa menomazione. Mi intervistino ancora, così raggiungo il punteggio pieno, altrimenti l’universo si squilibra. E in ogni caso sono per un ampio pluralismo e contro le non infrequenti intimidazioni che giungono a carico di Byoblu e altri media non allineati. Non capisco l’accanimento con cui i media mainstream – che pure hanno un dominio incontrastato, un volume di fuoco ineguagliabile, un’egemonia tangibile che passa attraverso multinazionali che inglobano quasi tutti i flussi del web – non riescono a tollerare nessun minimo controcanto.

Comunque mi costituisco. La misura del mio interesse per il mondo iraniano non è data mica solo da un sito sconosciuto come quello spento dagli zelanti censori statali statunitensi. È tutto alla luce del sole. Sono dieci anni che vengo frequentemente intervistato dalla radio e dalla televisione pubblica iraniana, o che visito l’Iran. Credo che a loro faccia piacere che quel che ho da dire non sia “Bombardare l’Iran!”, come invece diceva il ‘quondam’ John McCain e una parte della stampa occidentale e israeliana a rimorchio delle guerre degli ultimi vent’anni. E a me fa piacere ricevere domande che mi consentono di dire quel che penso, senza censure. Molto semplice: voglio rendere possibile e fruttuoso uno scambio fra Italia e Iran, senza avventurismi militari, senza schermi ideologici, con un occhio costantemente rivolto – come per tutte le relazioni internazionali, e come fanno tutti – ai nostri interessi nazionali."

 

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