Hujjatulislam Emami: Giornata al Quds oggi significa non rimanere in silenzio di fronte all’arroganza e ai crimini degli oppressori
(last modified Sun, 03 Jul 2016 08:58:49 GMT )
Lug 03, 2016 10:58 Europe/Rome
  • Hujjatulislam Emami: Giornata al Quds oggi significa non rimanere in silenzio di fronte all’arroganza e ai crimini degli oppressori

TEHERAN (Parstoda Italian)- in occasione della celebrazione della giornata mondiale di Al Quds abbiamo intervistato Hujjatulislam Abolfazl Emami, la guida religiosa e l'ima del centro islamico Imam Mahdi a Roma.

Con lui abbiamo trattato la lotta degli oppressi contro gli oppressori e quindi l'ostilita' del regime di Bahrein contro il leade religioso dela popolazione di Bahrein, Shaykh Issa Ghassim.

Qui sotto potete trovare la versione integrale dell'Intervista.  

 

- l'ultimo venerdi' del Sacro Mese di Ramadan e' stato proclamato da parte di Imam Khomeini, come la giornata

mondiale di Al Quds. Questa data ha dato l'inizio a diversi movimenti di resistenza in tutto il mondo islamico e non solo. Un suo parere a

riguardo.

 

 

 

Non c’è dubbio che da quando l’Imam Khamenei ha proclamato la giornata mondiale di al-Quds, gli individui, in tutti i paesi del mondo, hanno acquisito più conoscenza e consapevolezza di quello che sta succendo in Palestina e dell’oppressione che stanno subendo i palestinesi, facendo in modo che la questione della Paestina non venisse mai dimenticata e non passasse mai in secondo piano. Inoltre ciò ha permesso il rafforzamento del legame tra tutti quei popoli che si sentono opppressi dal movimento di arroganza globale (istikbar), incoraggiandoli così a non rimanere in silenzio di fronte all’oppressione che subiscono, perché infatti non c’è fine alla superbia e arroganza dell’oppressore, se non ci si sforza di fermarlo. 

 

 

 

- La lotta degli oppressi contro gli oppressori, questa e' stata la

vera slogan lanciata da parte di Imam Khomeini. Ci spieghi

in cosa consiste, in particolare ai nostri tempi?

 

 

 

Oggi significa prima di tutto non rimanere in silenzio di fronte all’arroganza e ai crimini degli oppressori e inoltre gli oppressi devono conoscersi a vicenda e in modo preciso, così da poter distinguere i movimenti di veri oppressi da quelli falsi, gli oppressi

devono creare una rete per poter sostenersi l’uno con l’altro e collaborare tra di loro. Quando c’è collaborazione tra gli oppressi e questi si informano a vicenda della presenza di oppressione e reagiscono ad essa, senza rimanere in silenzio, sarà così pronto il terreno per la manifestazione del Salvatore, dell’Imam del Tempo

(aj).

 

 

 

- In Italia, viene ricordata/ celebrata la giornata mondiale di Al quds? Come e dove?

 

 

 

In Italia quest’anno ci sono in programma due eventi: una conferenza a Roma, giovedi 30 giugno, e un presidio di solidarietà con la Palestina a Milano, sabato 2 luglio. Anche negli anni passati sono state organizzate conferenze e presidi.

 

 

 

- Di recente il regime di Manama ha deciso di revocare la cittadinanza all’Ayatollah Sheikh Isa Qassim, massimo esponente della comunità sciitadi Bahrein. Una decisione che ha suscitato la protesta nel

Paese e tra tantissimi musulmani nel mondo. Un suo commento

a Riguardo. Quali saranno le conseguenze di una tale

ostilita' di Al Khalifa nei confronti della maggior

parte della popolazione di Bahrein?

 

 

 

È ovvio che quando uno stato, come quello del Bahrein non gode dell’appoggio della sua popolazione, imporre un regime di oppressione e forza, forse potrà apparentemente aiutare gli Al Khalifa a controllare la situazione per un breve periodo tempo, ma certamente ciò non durerà a lungo e anzi, quello che stanno cercando di evitare, succederà prima che se lo aspettino.