Italia, carri armati a bordo della Bahri Jeddah
ROMA (Pars Today Italian) - I lavoratori del porto di Genova hanno smascherato il carico di morte della nave Bahri nel silenzio dell’Autorità portuale.
Si tratta di carri M1 Abrams già armati, prodotti in USA e diretti in chissà quale sporca guerra a bordo come di consueto delle navi della morte Bahri dell’Arabia Saudita. Sul ponte della stessa nave viaggiano in bella vista container pieni di munizioni e esplosivi.
Tutto ciò senza che ci sia mai alcun controllo delle autorità competenti (Prefettura, Autorità portuale, Capitaneria di porto) nei confronti di queste navi denunciate da 3 anni a questa parte dai lavoratori e dai movimenti pacifisti e antimilitaristi, istanze ripetute nella manifestazione del 2 aprile scorso e consegnate al Presidente del porto Signorini, che non ha degnato di una risposta né la società civile e nemmeno i Vescovi di Genova e Savona che se ne sono fatti principali interpreti.
Gli unici controlli in porto sono diretti contro i lavoratori ai quali viene impedito di verificare la presenza e la destinazione di armi che essi non vogliono contribuire a fare circolare nel mondo, coscienti delle sofferenze e delle distruzioni che esse arrecano ai popoli già sfruttati dalle stesse potenze geopolitiche che quelle stesse armi producono e sulle quali lucrano.
Lo slogan dei lavoratori di porto genova sono quelli:
Pretendiamo di lavorare per commerci di pace non di guerra criminale!
Basta armi nel porto di Genova e in tutti i porti!
Accendiamo i fari di pace!
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