Set 11, 2016 13:32 Europe/Rome

TEHERAN (PARSTODAY ITALIAN) - Hanieh Tarkian, esperta della giurisprudenza islamica che ha studiato presso la "Hawzah" di Qom e responsabile della sezione femminile del Centro Islamico Imam Mahdi (AJ) a Roma, e' stata intervistata dalla nostra Redazione.

Con Signora Tarkian abbiamo parlato della strage di Mina a distanza di un anno dove hanno perso migliaia di pellegrini che si erano presentati a Mekka per compiere il rito di hajj.

ecco la trascrizione dell'intervista:

D) Considerando le evidenti responsabilità e mancanze del regime al Saud nel non garantire la sicurezza dei pellegrini, secondo lei il governo saudita e' leggittimato a gestire l'Hajj?

R) Col nome di Dio Clemente e Misericordioso Direi assolutamente no, questo non fu il primo incidente, ce ne sono stati tantissimi in passato, ricordiamo quello del 1990 dove morirono più di 1400 pellegrini. Quello del 1987 dove più di 400 pellegrini iraniani furono trucidati per aver protestato contro i paesi arroganti e oppressori, furono per di più uccisi in un luogo sacro. Il giornale libanese al-Akhbar, dopo aver avuto accesso ai documenti del ministero della salute saudita, ha riportato in un articolo che ci sono stati 90000 morti negli ultimi 14 anni. Nonostante i sistemi di sicurezza di cui si vantano i sauditi non sono stati in grado né di confutare le accuse rivolte loro riguardo alla loro negligenza, né di fornire prove per delucidare cosa sia successo, siccome insistono che l'incidente sia stato causato dalla negligenza dei pellegrini stessi. La verità è che hanno censurato le prove e non hanno nemmeno permesso agli altri paesi islamici e alle organizzazioni internazionali di svolgere indagini serie.

D) I media di tutto il mondo, compresi quelli dei paesi islamici che hanno dato migliaia di vittime nellelle varie tragedie avvenute a Mecca ed anche nella strage della calca a Mina, hanno taciuto sulle dimensioni della strage e sulle responsabilità del regime saudita per quanto è accaduto, secondo lei perché?

R) Purtroppo la realtà è che moltissimi paesi islamici e occidentali considerano l’Arabia saudita un proprio alleato, basta vedere come vengano censurate le notizie sullo Yemen. I media di controinformazione anche occidentali si stanno impegnando per dimostrare il ruolo centrale che svolge l'Arabia saudita nella diffusione del terrorismo, tuttavia i governi e i media gestiti da loro sono accecati dai petrodollari e dagli interessi economici. Se i governi occidentali non rivedono questa loro politica di alleanza con l’Arabia saudita, anche tra i musulmani, quelli che vivono in occidente in particolare, si rafforzerà la convinzione che è giusto sostenere l’Arabia saudita e ciò li porterà ad essere attratti dall’ideologia wahabita e takfiri che i mufti sauditi predicano, con tutte le conseguenze che non è difficile immaginare.

Per ascoltare la versione integrale dell'intervista potete cliccare qui sopra:

 

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