Serbia: la minoranza musulmana teme nuove violenze etniche
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La regione del Sangiaccato è suddivisa tra Serbia - dove è conosciuta come Raška - e Montenegro, confina con Bosnia-Erzegovina, Kosovo e Albania:
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
Set 24, 2020 16:18 Europe/Rome
  • Serbia: la minoranza musulmana teme nuove violenze etniche

La regione del Sangiaccato è suddivisa tra Serbia - dove è conosciuta come Raška - e Montenegro, confina con Bosnia-Erzegovina, Kosovo e Albania:

quando ci sono terremoti politici in altre parti dei Balcani, il più delle volte le scosse arrivano anche qui.

L'ultima scossa avvertita in questa regione tormentata è datata 1° settembre, quando la piccola comunità musulmana del Montenegro è stata colpita da attacchi etnici e religiosi in seguito alle elezioni del 30 agosto. Alcuni vandali hanno distrutto le finestre dell'ufficio locale della comunità islamica di Pljevlja, mentre sui muri della città e dei paesi circostanti sono apparsi graffiti che inneggiavano al massacro di Srebrenica del 1995.

"È davvero spaventoso", ha detto Mevlud Dudic, presidente della comunità islamica in Serbia. "I bosniaci e, aggiungerei, tutte le persone normali, tremano quando si parla del genocidio di Srebrenica in questo tipo di contesto. Mi piace credere che nei Balcani non accadranno mai più le cose degli anni Novanta".

I musulmani sono stati i bersagli principali durante le guerre che hanno devastato l'ex Jugoslavia negli anni Novanta. Il destino dei musulmani della Bosnia - noti come bosgnacchi - è tristemente noto per il genocidio di 7mila uomini e ragazzi da parte delle milizie serbe a Srebrenica e per l'assedio di Sarajevo, ma anche la comunità islamica in Serbia e Montenegro è stata vittima di violenza etnica.