L’importanza del controllare la mente
La mente umana è il luogo delle maggiori ricompense e dei più grandi peccati
I peccati peggiori sono commessi nella mente, come il riya’ [compiere una buona azione per mettersi in mostra e non per compiacere Iddio N.d.T.]. Nella tua mente dici: «Sono piaciuto a Tizio!», non appena questo pensiero ti passa per la mente, quella buona azione è nulla! L’egotismo e il compiacimento delle proprie azioni sono peggiori del peccato poc’anzi citato. Il Messaggero di Dio (pace su di lui) disse: «Meglio peccare che non peccare e compiacersi di se stessi» (Usul al-Kafi, vol. 2, pag. 313). L’egotismo in realtà è un evento interno, ovvero vedere la propria metà del bicchiere in merito al legame con Dio e non vedere l’altra metà del bicchiere, quella di Dio nei nostri confronti; in altre parole non vedere le innumerevoli grazie che Iddio ci ha donato, quanto sia degno sforzarsi per Lui. Nello stesso modo in cui i più grandi peccati risiedono nella mente, anche le maggiori ricompense sono nella mente; pure il pentimento è in realtà un momento di attenzione positiva. La felicità che Hurr trovò a Karbala è dovuta a quell’istante in cui ottenne una buona attenzione. L’Imam Husayn (pace su di Lui) gli disse: «Che tua madre assista al tuo lutto!». Quando Hurr volle rispondere, per un momento prestò attenzione a Fatimah Zahra (pace su di Lei), ovvero la madre dell’Imam Husayn (pace su di lui).
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