Il grillo che si finge morto per sfuggire ai pipistrelli
BRISTSOL-La giungla è un luogo estremamente rumoroso, quasi assordante, anche per un essere umano – figuratevi per un animale che ci vive, e che deve imparare a distinguere, in mezzo a quella cacofonia di suoni, quelli che gli sono utili per la sopravvivenza, per esempio i richiami dei predatori.
Nella giungla di Panama, per esempio, vive una specie di grillo che è una delle prede preferite dei pipistrelli locali, e che, come ha rivelato uno studio congiunto delle Università di Bristol, in Inghilterra, e Graz, in Austria, ha inventato una strategia semplice ma estremamente efficace per sfuggire alla predazione: molto semplicemente, si finge morto non appena sente il richiamo di un pipistrello.
Come si legge nello studio, il rapporto preda-predatore tra i pipistrelli e il loro pasto è uno dei più studiati in natura, e ha dato origine a una grande varietà di differenti strategie difensive da parte degli insetti che devono sfuggire alla cattura. La ricerca compiuta da Heiner Römer e Marc Holderied si concentra in particolare su una sottofamiglia di grilli che abitano le giungle panamensi, i Trigonidiinae o grilli con la coda a spada (traduzione letterale dell'inglese sword-tailed cricket); questi insetti vivono immersi in un ambiente acusticamente saturo, in particolare dei richiami di altre specie di grilli, appartenenti alla famiglia Tettigoniidae (i catididi), che sono acusticamente molto simili alle vocalizzazioni che i pipistrelli usano per individuare le loro prede. Römer e Holderied si sono chiesti come facciano i grilli a distinguere i suoni realmente pericolosi in mezzo alla cacofonia di rumori di sottofondo, e hanno scoperto che il segreto è che... hanno il superudito.
Fonte:Focus.it