Ok del Parlamento europeo alla nascita della procura Ue antifrode
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(Pars Today Italian) – Il Parlamento europeo ha approvato oggi la nascita di una nuova istituzione comunitaria, la procura europea, che avrà il compito di combattere le frodi ai danni del bilancio comunitario.
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
Ott 05, 2017 19:00 Europe/Rome
  •  Ok del Parlamento europeo alla nascita della procura Ue antifrode

(Pars Today Italian) – Il Parlamento europeo ha approvato oggi la nascita di una nuova istituzione comunitaria, la procura europea, che avrà il compito di combattere le frodi ai danni del bilancio comunitario.

Il nuovo organismo nasce grazie a una cooperazione rafforzata tra 20 stati membri, di cui l’Italia. Si prevede che il nuovo procuratore possa essere operativo tra il 2020 e il 2021. Avrà sede in Lussemburgo, come la Corte europea di Giustizia e la Corte dei Conti europea. Attualmente le frodi ai danni del bilancio comunitario sono perseguite dalle magistrature nazionali, ma il loro raggio d'azione è limitato al loro territorio. «I delinquenti ignorano le frontiere. È tempo di garantire ai procuratori gli strumenti necessari per agire anche al di là dei confini», hanno detto in un comunicato la commissaria alla Giustizia Vera Jourová e il commissario al Bilancio Günther Oettinger. La nuova istituzione è prevista dal Trattato di Lisbona del 2009. Se la scelta è stata di perseguire una cooperazione rafforzata è perché alcuni paesi – come l'Olanda, la Svezia o l'Ungheria – si sono detti contrari, per paura di ridurre la sovranità della loro magistratura nazionale. Al nuovo organismo parteciperanno Italia, Germania, Francia, Spagna, Belgio, Lussemburgo, Portogallo, Austria, Grecia, Cipro, Bulgaria, Romania, Repubblica Ceca, Croazia, Slovacchia, Finlandia, Slovenia, e i tre paesi baltici. Il negoziato particolarmente lungo sul testo legislativo è iniziato nel 2013. Concretamente, la nuova procura europea avrà un ufficio centrale in Lussemburgo, dove ciascun paese avrà un proprio procuratore, a cui bisogna aggiungere una presenza decentralizzata in ciascun stato membro. Da notare che il progetto non prevede la nascita di tribunali penali europei. Una volta chiusa l’indagine, la persona verrà giudicata dinanzi a una magistratura nazionale. Come detto, le inchieste dei procuratori europei riguarderanno le frodi al bilancio comunitario così come le frodi ai danni dell'imposta sul valore aggiunto (Iva) nel caso di vicende transfrontaliere di ammontare superiore ai 10 milioni di euro. Secondo Bruxelles, il mancato gettito nelle transazioni transfrontaliere per via di frodi ai danni dell'Iva è pari a 50 miliardi di euro. Proprio questa settimana, la Commissione ha presentato una riforma della raccolta di questa imposta. Alla nuova iniziativa non partecipano, oltre ai tre paesi già citati, anche Malta, la Polonia, la Gran Bretagna, l'Irlanda e la Danimarca. Da un punto di vista procedurale, a questo punto l'iter di approvazione prevede solo il benestare del Consiglio, atteso a breve. Nel voto di oggi a Strasburgo vi sono stati 456 sì, 115 no e 60 astensioni. «Si tratta di un salto di qualità nella cooperazione tra autorità nazionali», ha commentato il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani. di Beda Romano