Al vertice Osce di Milano spirano i venti di guerra dell'Est
(last modified Thu, 06 Dec 2018 17:55:50 GMT )
Dic 06, 2018 18:55 Europe/Rome
  • Al vertice Osce di Milano spirano i venti di guerra dell'Est

(Pars Today Italian) – I venti di guerra che spirano ad Est sferzano anche Milano, segnando il venticinquesimo Consiglio ministeriale dell''Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa).

Il Consiglio riunisce i ministri degli Esteri dei 57 Stati partecipanti (SP) Osce e degli 11 Paesi partner (6 mediterranei: Algeria, Egitto, Giordania, Israele, Marocco, Tunisia; 5 asiatici: Afghanistan, Australia, Corea del Sud, Giappone, Thailandia) e costituisce il massimo consesso decisionale dell'Organizzazione. A Milano sono presenti oltre 40 ministri degli Esteri degli Stati membri dell'organizzazione e 10 tra vice ministri degli Esteri e sottosegretari. In totale partecipano all'incontro oltre 80 capi delegazione, circa 1.400 delegati e 80 Ong. A dirigere i lavori Enzo Moavero Milanesi, in qualità di Presidente in esercizio dell'Osce. Per il titolare della Farnesina, perché si risolva la crisi tra Russia e Ucraina è "necessaria la completa messa in opera degli accordi che le parti hanno firmato a Minsk". Aprendo i lavori del Consiglio, Moavero ha parlato di un concetto di "sicurezza onnicomprensiva, a 360 gradi". "Garantire la sicurezza - ha spiegato il ministro degli Esteri - vuol dire avere il coraggio di affrontare i nodi di crisi che esistono. Non possiamo tacere che nell'area coperta dalla nostra organizzazione ci sono svariati focolai di crisi: in Ucraina, è estremamente importante per una soluzione la messa in opera piena degli accordi che le parti hanno stipulato a Minsk". Altro nodo da affrontare quanto accaduto nel Mare di Azov, con l'arresto di marinai ucraini da parte di Mosca il 25 novembre. Perora il dialogo, il capo della diplomazia italiana, ma il clima che si respira è quello di una nuova Guerra fredda. "La Russia ha gettato l'Europa nella più grave crisi umanitaria di questa generazione", afferma il rappresentante statunitense all'Osce Wess Mitchell nel suo intervento, precisando che "gli Stati Uniti continueranno ad imporre sanzioni alla Russia.

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