Migranti: 7000 minori nel 2016
(last modified Tue, 14 Jun 2016 15:07:21 GMT )
Giu 14, 2016 17:07 Europe/Rome
  • Migranti:  7000 minori nel 2016

ROMA (Pars Today Italian) – Nei primi cinque mesi del 2016, sono stati oltre 7.000 i minorenni non accompagnati arrivati in Italia, il doppio rispetto allo scorso anno.

Lo afferma il nuovo rapporto dell'Unicef su bambini e migranti, reso noto oggi. Più di 9 bambini migranti e rifugiati su 10 arrivati in Europa, attraverso l'Italia, partiti dal Nord Africa sono non accompagnati. Per l'Unicef, molte delle 2.809 vittime registrate nel Mediterraneo (3.770 nell'intero 2015) tra gennaio e il 5 giugno 2016, sono bambini. L'Unicef ricorda le "crescenti minacce di abuso, sfruttamento e morte che devono affrontare" i minorenni che fuggono dai loro paesi. Il rapporto ("Pericolo ad ogni passo del viaggio") documenta gli spaventosi rischi a cui vanno incontro questi adolescenti nella loro fuga da guerre, disperazione e povertà. I minorenni non accompagnati in genere sono vittime di trafficanti di esseri umani, spesso sotto il sistema di 'payasyou go' (pagare per partire). Alcuni - sottolinea ancora il rapporto - subiscono abusi sessuali e vengono sfruttati: "Operatori sociali italiani hanno raccontato all'Unicef che sia i ragazzi che le ragazze sono state aggredite sessualmente e costrette a prostituirsi mentre erano in Libia, e che alcune delle ragazze violentate aspettavano un bambino quando sono arrivate in Italia". Tuttavia, secondo l'Unicef, a causa della natura illecita del traffico di esseri umani, non ci sono dati attendibili su come muoiano molti rifugiati e migranti, su come scompaiono mentre sono costretti a lavorare o a prostituirsi, o mentre marciscono in prigione. "E 'una situazione silenziosa e disperata, che non si può spiegare. Eppure, decine di migliaia di bambini affrontano il pericolo ogni giorno e centinaia di migliaia sono pronti a rischiare tutto", ha detto Marie Pierre Poirier, Coordinatore speciale dell'Unicef per la crisi dei Rifugiati e dei migranti in Europa. "Abbiamo urgente bisogno - spiega - di proteggere questi bambini da ogni tipo di abuso e di sfruttamento da parte di coloro che approfittano della situazione per sfruttare i loro sogni". Con l'arrivo dell'estate nel Mediterraneo, per l'Unicef, gli ultimi numeri di bambini sulla rotta del Mediterraneo centrale potrebbero rappresentare solo la punta dell'iceberg. Altri 235.000 migranti sono attualmente in Libia, decine di migliaia di loro sono minorenni non accompagnati. "Ogni paese - quelli che i bambini lasciano, quelli che attraversano e quelli in cui chiedono asilo - ha l'obbligo di istituire sistemi di protezione che possano far fronte ai rischi che i minorenni non accompagnati devono affrontare. Nell'Unione europea e in altri paesi di destinazione, c'è la possibilità di realizzare riforme politiche e legislative per aprire maggiori opportunità per canali sicuri, legali e regolari per questi bambini", conclude Poirier.

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