Iraq, dopo l’apertura del fronte Nord, l'Isis(Daesh) davvero alle strette a Mosul
(last modified Mon, 08 May 2017 16:48:41 GMT )
May 08, 2017 18:48 Europe/Rome
  • Iraq, dopo l’apertura del fronte Nord, l'Isis(Daesh) davvero alle strette a Mosul

BAGHDAD (Pars Today Italian) – Con l’apertura di un fronte Nord nella battaglia di Mosul annunciata dalle forze irachene lo scorso giovedì, la sconfitta del Daesh (Isis) sembra davvero questione di giorni.

Gli uomini dell’esercito sono riusciti infatti in questo breve arco di tempo a liberare tre grandi quartieri nella parte settentrionale della città, ossia Musharifah, Kanisah e Al-Haramat. Un’avanzata che sta stringendo il cerchio intorno ai combattenti del Daesh che oggi controllano solo 9 quartieri degli 86 che compongono la seconda città dell’Iraq, dove nell’estate del 2014, lo sceicco Abu Bakr al Baghdadi aveva proclamato il suo Califfato nero. La nuova offensiva, che segue quella iniziata il 19 febbraio per la liberazione della parte occidentale, “segna l’inizio della fine” dell’organizzazione terroristica a Mosul, ha detto alla tv curda Kurdistan24, il portavoce della Coalizione internazionale anti-Daesh, John Drian, per il quale “la sconfitta dei terroristi è a questo punto solo una questione di tempo”. Il generale Abdul-Ghani al-Assadi, comandante dell’anti-terrorismo, ha spiegato che l’apertura del fronte Nord e il ricorso a una “nuove strategie” militari “ci permetterà un’accelerazione nelle manovre e porterà alla veloce eliminazione dei miliziani Daesh”. La fase finale delle operazioni non può che concentrarsi sulla vecchia città dove sorge la Grande Moschea al Nouri, dal pulpito del quale naque ufficialmente il Daesh e quindi di valore simbolico eccezionale per entrambi i contendenti. La vecchia città è già assediata da Sud e Ovest dall’esercito arrivato ad appena 300 metri dalla Grande Moschea, mentre ad Est c’è il grande fiume Tigri che divide in due Mosul. L’unico sbocco per i miliziani del Daesh è la parte Nord, dalla quale però stanno arrivando di gran carriera i soldati di Baghdad. Il vero nodo è il destino dei civili intrappolati nei vicoli stretti della vecchia città stimati dall’Onu in 400mila anime. “La presenza un ingente numero di civili ha inciso pesantemente sull’avanzata delle forze governative che vogliono evitare vittime civili durante i combattimenti”, ha detto l’inviato in città dell’emittente Kurdistan 24, Sardasht Hami. Nel frattempo all’offensiva su Mosul se ne è appena aggiunta una nuova. Baghdad negli ultimi giorni ha inviato infatti un contingente militare a rinforzo delle truppe che presidiano l’autostrada che collega Rutba (provincia di al Anbar) alla Giordania e alla Siria. La zona era stata teatro di diversi scontri e recentemente c’è stata un’escalation di attacchi jihadisti. L’obiettivo è evitare infiltrazioni del Daesh in Iraq dalle frontiere tra i 3 Paesi. Parallelamente, continuano i raid su 3 bastioni della zona, ancora in mano ai miliziani: Annah, Rawa e Qaim. Per molti, il ritardo sulla presa di Mosul sarebbe dovuto all’incertezza sul futuro del capoluogo una volta cacciati i terroristi. Due giorni fa numerosi media arabi hanno riferito di un “accordo segreto” che sarebbe stato siglato tra Washington e Baghdad in base al quale forze Usa rimarranno nel Paese anche dopo la liberazione di Mosul. Una voce che ha spinto lo stesso premier Haider Abadi a smentire con un comunicato ufficiale : “Non ci sono truppe combattenti di nessun Paese sul territorio iracheno per per parlare della loro permanenza o meno”, ha detto. Dall’inizio dell’offensiva scattata lo scorso 18 ottobre, l’esercito è riuscito a liberare a gennaio tutti i quartieri che si trovano sulla sponda Est del fiume. Lo scorso 19 febbraio è partita la seconda fase dell’offensiva per riprendere la parte occidentale, più piccola di quella orientale, ma decisamente più ostica, soprattutto per la densità della popolazione, concentrata in aree dai caratteristici vicoli stretti. Ad oggi, complessivamente, le truppe di Baghdad hanno cacciato i jihadisti da 77 quartieri lasciandone ancora altri 9 in mano agli uomini del Califfo. Resta da capire quando, davvero, Mosul sarà dichiarata liberata.

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