Appello a Facebook per porre fine alla censura dei palestinesi
(last modified Sat, 26 Sep 2020 05:29:23 GMT )
Set 26, 2020 07:29 Europe/Rome
  • Appello a Facebook per porre fine alla censura dei palestinesi

PALESTINA (Pars Today Italian) - Facebook soffoca ripetutamente le voci palestinesi, il che ha suscitato l’ira di migliaia di persone che chiedono la fine della censura su questo social network.

Milioni di persone hanno condannato la censura dei palestinesi utilizzando hashtag come #FacebookCensorsPalestine (Facebook Censorship Palestine), dopo che Zoom, Facebook e YouTube hanno bloccato congiuntamente un evento accademico organizzato per mercoledì dalla San Francisco State University (EE. .UU.) Con la partecipazione dell’attivista palestinese Leila Khaled.

Con tweet, post di Facebook, storie di Instagram, video e proteste dal vivo, migliaia di persone da Ramallah (a nord della Cisgiordania occupata) a San Francisco hanno chiesto al gigante dei social media di smetterla di censurare ingiustamente le voci palestinesi e i loro sostenitori per la difesa dei diritti dei palestinesi.

Rifiutando questa censura, la coalizione ‘Facebook, Stop Censoring Palestine’ (Facebook, Stop Censoring Palestine) sta sollecitando il gigante dei social media a rimuovere l’israeliano Emi Palmor dal suo consiglio di vigilanza, la cui funzione è quella di prendere le decisioni finali e vincolanti sull’opportunità di consentire o rimuovere contenuti specifici da Facebook e dalle sue altre entità, incluso Instagram.

Palmor è un ex capo del ministero della Giustizia del regime sionista che ha gestito personalmente l’unità informatica del regime che ha portato alla rimozione di migliaia di contenuti palestinesi da Facebook.(controinformazione.info)

 

 

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