Il Pakistan inasprisce i toni con l’Arabia Saudita
ISLAMABAD (Pars Today Italian) - Il ministro degli Esteri pakistano, Shah Mehmood Qureshi, ha sollecitato l’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) a convocare un incontro sul Kashmir e sulla Palestina, criticando il silenzio degli Stati arabi sulle “atrocità commesse contro i musulmani”.
In tale occasione, come riportato dalla rivista The National Interest, il ministro si sarebbe anche spinto oltre chiedendo all’Arabia Saudita di esporsi e di svolgere un ruolo di maggior rilievo rispetto alla questione del Kashmir. “Oggi i pakistani, che sono sempre pronti a sacrificare la propria vita per la Mecca e la Medina, hanno bisogno che i sauditi svolgano un ruolo di primo piano nella questione del Kashmir. Se Riad non rispetterà i suoi compiti, chiederò al primo ministro, Imran Khan, di andare avanti con o senza l’Arabia Saudita”, ha sottolineato il ministro degli Esteri pakistano nella sua dichiarazione.
Le osservazioni sono state rilasciate a poca distanza dal primo anniversario della mossa con cui, il 5 agosto 2019, l’India ha privato il Kashmir occupato della sua autonomia, revocandone lo status speciale. Il giorno dopo la ricorrenza, il 6 agosto 2020, il Pakistan ha deciso di restituire a Riad un miliardo di dollari rilevati dal prestito di 3 miliardi ottenuto nel 2018, mentre l’Arabia Saudita ha interrotto la fornitura di petrolio con pagamento differito. Questi sviluppi non sono stati privi di significato, dato il ruolo centrale e la natura storica delle relazioni tra Islamabad e Riad. In particolare, secondo The National Interest, due sono le ragioni legate al Kashmir che potrebbero spiegare il messaggio inviato dal Pakistan all’Arabia Saudita e delineare il futuro delle relazioni tra i due Paesi. (sicurezzainternazionale.luiss.it/)
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