Turchia costruirà in Somalia o in Libia una base di lancio per missioni lunari
(last modified 2021-02-20T04:32:57+00:00 )
Feb 20, 2021 05:32 Europe/Rome
  • Turchia costruirà in Somalia o in Libia una base di lancio per missioni lunari

Sorgerà con ogni probabilità in Somalia, oppure in Libia, la base da cui la Turchia lancerà, nel 2028, un modulo lunare per effettuare un "soft landing" e ricerche scientifiche sulla Luna.

Il presidente dell’Agenzia spaziale turca (Tua), Serdar Huseyin Yildirim, citato dall'agenzia Nova, non ha commentato l’indiscrezione sulla Somalia e in un’intervista all’emittente “Bbc Turkish” ha parlato di “colloqui sensibili” in corso con il Paese che ospiterà la piattaforma. Tuttavia, la notizia è stata riportata da una fonte "informata sui piani del governo turco" al portale “Middle East Eye”. Il Paese del Corno d’Africa sarebbe una scelta ottimale, per più motivi: oltre a essere un partner-chiave di sicurezza per Ankara, che vi ha inaugurato nel settembre 2017 un’importante base militare di addestramento (Turksom), è particolarmente adatto al lancio di razzi per la sua vicinanza all’Equatore. Non è un caso che, proprio per quest'ultimo motivo, anche la Francia abbia valutato di costruirvi uno spazioporto negli anni '60 del secolo scorso. Un’alternativa potrebbe essere la Libia, Paese in cui Ankara ha forti interessi e una solida presenza economica e militare. Secondo la fonte governativa, tuttavia, la Somalia sarebbe più fattibile, perché la Turchia vi ha un’influenza maggiore ed è più adatta al lancio dal punto di vista scientifico.

Il lancio di un primo razzo per un ‘hard landing’ sulla Luna, nel 2023 (centenario della Repubblica turca), sviluppato con l’aiuto di partner internazionali, e un secondo ‘soft landing’ nel 2028 realizzato interamente con mezzi turchi, rappresentano l’obiettivo primario del programma spaziale della Turchia, rilanciato nei giorni scorsi dal presidente Recep Tayyip Erdogan. L’impresa è certamente ambiziosa e richiederà cospicui finanziamenti, se è vero che il costo stimato del programma – inclusa la costruzione da zero della piattaforma spaziale – sarà pari almeno a 1,1 miliardi di dollari, secondo “Middle East Eye”. Le autorità turche hanno sottolineato che la Tua ha un budget annuale di appena 40 milioni di dollari, senza dubbio non all’altezza dell’obiettivo. D’altronde, ha detto la fonte, l’Agenzia avrà perlopiù una funzione di coordinamento dell’intera operazione, ed è naturale che non gestisca direttamente molti finanziamenti. “La spesa sarà realizzata tramite diverse entità governative, come le grandi compagnie statali di industria della difesa”, ha detto la fonte, sottolineando inoltre che alcuni stanziamenti proverranno dal bilancio del ministero della Difesa nazionale.

 

 

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