Per non dimenticare la Nakba
AL QUDS - Al-Nakba (in arabo “catastrofe”), rappresenta una delle pagine più atroci della storia del popolo palestinese.
Il 15 maggio del 1948 ebbe inizio la cacciata delle popolazioni arabe e palestinesi estromesse dai territori sui quali erano nate e vissute fino a quel momento. Gli arabi espulsi dall’illegale Stato d’Israele fino al 1951 furono oltre 700mila, mentre oggi si stimano essere più di quattro milioni.
La commissione superiore per commemorare il giorno della Nakba, insieme con il Comitato nazionale superiore per difendere il diritto al ritorno, hanno organizzato un programma di eventi che si svolgerà in Cisgiordania. Manifestazioni si svolgeranno a Gerusalemme, Ramallah, Birzeit, Hebron, Qalqiliya, Tubas, Betlemme, Jenin, Nablus e Tulkarem. Il programma comprende conferenze, mostre d’arte e spettacoli teatrali che commemorano la Nakba.
Anche oggi non sono mancate scontri e tensioni tra esercito israeliano e giovani palestinesi. Militari israeliani hanno effettuato diversi raid a Jenin, mentre davanti al carcere di Ofer violenti scontri sono scoppiati tra giovani palestinesi e soldati di Tel Aviv.
La situazione in Cisgiordania è molto tesa, è sorprendente come i media internazionali non parlino di una nuova Intifada che seppur non dichiarata, è già in corso. Da oltre un anno le azioni militari israeliane sono sempre più pesanti, la repressione sui civili e soprattutto sui detenuti è sempre più violenta.
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