La Giordania si oppone all’escalation a Gaza
Sono migliaia i manifestanti giordani scesi in piazza per mostrare la propria opposizione all’aggressione sionista contro la Gaza.
Nel frattempo il monarca giordano, il re Abdullah II, è impegnato in colloqui con i presidenti di Francia ed Egitto, per discutere della perdurante escalation nei territori palestinesi.
Scopo del dialogo con Emmanuel Macron e Abdel Fattah al-Sisi è giungere a un cessate il fuoco il prima possibile ed evitare che le tensioni sfocino in un conflitto più ampio. Come spiega il quotidiano al-Arab, il Regno hashemita è stato tra i primi a mettere in guardia dalle crescenti tensioni a Gerusalemme, derivanti dalla situazione presso la moschea di al-Aqsa e nel quartiere di Sheikh Jarrah. Mentre le autorità hanno consentito alla popolazione di manifestare, nonostante le restrizioni imposte per far fronte alla pandemia di Covid-19, il 17 maggio, il Parlamento giordano ha approvato, all’unanimità, la richiesta di espellere l’ambasciatore sionista ad Amman e di richiamare in patria il proprio rappresentante nella missione diplomatica di Tel Aviv. “Questo è il minimo da poter fare in risposta a ciò che Israele sta facendo ai palestinesi”, ha affermato un deputato.
Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
VK: Redazione-Italiana Irib
E il sito: Urmedium