Turchia, dalla crisi economica a fare mediatrice per Ucraina
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ANKARA - Dallo scoppio del conflitto in Ucraina, la Turchia è balzata agli onori della cronaca per le posizioni che ha assunto nei confronti ...
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
Giu 09, 2022 15:32 Europe/Rome
  • Turchia, dalla crisi economica a fare mediatrice per Ucraina

ANKARA - Dallo scoppio del conflitto in Ucraina, la Turchia è balzata agli onori della cronaca per le posizioni che ha assunto nei confronti ...

delle due nazioni belligeranti. Erdogan si è posto, sin da subito, come il “pacificatore” tra Putin e Zelenski, ha proposto il territorio turco come suolo nel quale far svolgere un eventuale incontro tra i due presidenti. Erdogan ha anche giocato un ruolo ambiguo, visto che l’Ucraina usufruisce dei potenti droni che gli ha venduto proprio Ankara. 

Nelle ultime settimane, sempre Erdogan, ha occupato le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Il motivo? La Turchia è l’unica nazione, al momento, ad aver detto No all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. La causa principale di questo diniego è che il 20 Maggio, il presidente turco ha accusato Finlandia e Svezia di “ospitare a casa loro i terroristi del Pkk”.

Nei giorni successivi si è aggiunta una nuova motivazione menzionata dal ministro degli Esteri Cavusoglu: l’embargo militare emesso da Stoccolma nel 2019 a causa delle operazioni nel nord della Siria. Formazioni come Ypg, sostenute da Usa, Francia, Svezia, Finlandia e Italia, sono considerate da Ankara “organizzazioni terroristiche”, così come da sempre è definito “terrorista” il Pkk.

Stando agli ultimi dati, l’inflazione in Turchia ha superato il 60%, ma per gli osservatori indipendenti si assesterebbe intorno al 150%, questo perché, è giusto ricordarlo, stiamo parlando di una “democratura” e non di una vera e propria democrazia.

La disoccupazione, altro grave problema, è intorno al 12% ma anche qui vi sono altri pareri: per i sindacati sarebbe intorno al 22%. Il sondaggio della Fondazione Adenauer stima che il 70% dei giovani è senza speranza per il futuro e vorrebbe andar via. La Turchia è immersa in una crisi economica profonda che il governo e gli organi di stampa ignorano del tutto.Il ricatto verso la Finlandia e la Svezia, quindi, va visto in un’ottica di più ampio respiro. La candidatura di due delle nazioni più ricche d’Europa potrebbe essere, per Erdogan ed i suoi sodali, l’occasione per cercare di risolvere dei problemi che, sino adesso, sono sembrati irrisolvibili. 

Fonte: ilfarosulmondo.it

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