Amnesty a Biden: condannare sistematiche violazioni diritti umani - 1
KIEV - L'Amnesty International ha chiesto al presidente USA Joe Biden di condannare, durante la sua visita in territori occupati, l’Apartheid
israeliano appoggiato dagli stessi americani e la repressione dei palestinesi. Lo ha dichiarato Paul O’Brien, direttore generale di Amnesty International.
“L’amministrazione Biden deve porre fine al suo sfacciato appoggio ai gravi crimini di diritto internazionale commessi dai suoi alleati e cogliere l’opportunità di questo viaggio per dare priorità all’avanzamento dei diritti umani senza doppi standard. Se invece continueranno a comportarsi nello stesso modo, gli Usa rafforzeranno l’azione repressiva di governi che riducono al silenzio le voci dissidenti, opprimono le minoranze e colpiscono i diritti umani di milioni di persone”.
L’uccisione della giornalista palestinese Shireen Abu Akleh mentre, l’11 maggio, stava seguendo un’operazione militare israeliana in Cisgiordania è un crudo esempio dei crimini commessi dalle autorità israeliane per mantenere il loro sistema di oppressione e dominazione nei confronti dei palestinesi e il ruolo degli Usa nel proteggere Israele. Uccisioni illegali, arresti arbitrari, maltrattamenti e torture, punizioni collettive e sfollamenti sforzati si verificano nel contesto di un sistema di apartheid contro i palestinesi, in Israele e nei Territori occupati.
“La mancata assunzione di responsabilità da parte del governo israeliano per le gravi violazioni commesse, compresi crimini di guerra e crimini contro l’umanità, si perpetua grazie alle politiche statunitensi. Invece di coprire l’impunità, gli Usa dovrebbero appoggiare indagini indipendenti, approfondite e credibili su quei crimini, come ad esempio l’indagine aperta dal Tribunale penale internazionale”, ha commentato O’Brien.
L’amministrazione Biden e il Congresso devono interrompere le forniture all’esercito israeliano fino a quando non otterranno garanzie che esse non saranno usate per compiere gravi violazioni del diritto internazionale umanitario e del diritto internazionale dei diritti umani.
Le autorità palestinesi continuano a reprimere la libertà di espressione e di protesta pacifica. Le forze di sicurezza, responsabili della morte a seguito di tortura dell’oppositore politico Nizar Banat il 24 giugno 2021, hanno represso le successive proteste ricorrendo alla forza illegale, agli arresti e alla tortura.
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