Iran: massacro di Sabra e Shatila, una vergogna di Israele e suoi alleati
TEHRAN - Il massacro dei civili nei campi profughi di Sabra e Shatila nel settembre del 1982 per mano delle milizie delle Falangi appoggiate da Israele come una macchia indelebile nella storia di Israele ed i suoi alleati.
Lo ha reso noto sul suo account sulla piattaforma X, il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani, commemorando il 41° anniversario della spietata carneficina di migliaia di uomini, donne e bambini innocenti e indifesi, affermando che i sionisti perpetrando questa carneficina hanno sorpassato tutti i criminali nel corso della storia. Kanani ha continuato descrivendo il massacro di Sabra e Shatila come solo un esempio “dell’esibizione della macchina terroristica organizzata del regime criminale israeliano” contro il popolo palestinese.
Tra il 16 e il 18 settembre 1982, migliaia di palestinesi e sciiti libanesi che vivevano nel quartiere di Sabra e nel campo profughi di Chatila, furono barbaramente uccisi ad opera di milizie cristiano-maronite libanesi coordinate con le forze israeliane dislocate a Beirut Ovest. In realtà, già nella notte del 15 settembre i campi erano stati circondati dalle truppe e dai bulldozer israeliani.
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