Se Gaza e il Libano non resistono, quali paesi arabi Israele occuperà?
Parstoday- Secondo le osservazioni di un politico sionista, i confini del regime israeliano dovrebbero essere dal "Libano all'Arabia Saudita", ma sulla sua strada c'è un ostacolo chiamato la resistenza.
Il termine “Grande Israele” si riferisce all’espansione del territorio e della sovranità del regime israeliano per comprendere quella che molti sionisti descrivono come la loro terra biblica. Secondo Parstoday, recentemente lo scrittore e politico sionista Avi Lipkin ha affermato che i confini del Grande Israele si estenderanno dal "Libano all'Arabia Saudita", che lui descrive come "il Grande Deserto" e "dal Mar Mediterraneo all'Eufrate".
In questo contesto, il giornalista israeliano Oded Yinon afferma: Il piano di Tel Aviv per la regione dell'Asia occidentale si basa sulla visione del fondatore del sionismo, Theodore Herzl, secondo cui Israele annetterà al suo territorio molte zone di Libano, Siria, Giordania, Iraq, Egitto e Arabia Saudita.
L'analisi mostra che, una volta finita la resistenza di Gaza e quella di Hezbollah, per Tel Aviv il lavoro non sarà difficile perché Israele potrà facilmente rovesciare i governi di Libano, Egitto, Siria, Giordania e Arabia Saudita. Secondo i documenti pubblicati dal Ministero della Guerra del regime israeliano, nessun movimento come la resistenza di Gaza e quella di Hezbollah, riuscirà opporre a Israele.
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