Esercitazioni Nato e il punto debole della Lituania
Nel fine settimana durante le esercitazioni militari le truppe della NATO "hanno liberato" il corridoio di Suwalki, così i militari chiamano il territorio a ridosso del confine tra Polonia e Lituania.
Centinaia di marines americani, inglesi e polacchi sono stati paracadutati con gli elicotteri nella foresta nella parte orientale del "corridoio" in territorio lituano e in mattinata da tre direzioni hanno attaccato il potenziale nemico che aveva occupato un punto di importanza strategica. Dopo alcune ore, le truppe della NATO "hanno ripreso il controllo" di questa zona. Il ruolo di nemico durante le esercitazioni della NATO era interpretato dai soldati lituani, spiega Thomas Guchker dalle pagine del quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine. Come descritto nell'articolo, desta preoccupazione al blocco militare occidentale la Lituania: "è tra l'enclave russa di Kaliningrad e la Bielorussia, alleata di Mosca, la sua capitale Vilnius si trova proprio sul confine." A metà settembre, come indicato nell'articolo, inizieranno le esercitazioni militari su larga scala al di là del confine "Zapad" (Occidente, ndr) in cui tutto il distretto militare occidentale russo prenderà parte insieme ai militari bielorussi. Complessivamente alle manovre prenderanno parte 100mila soldati. Fino ad oggi, come osserva il giornale, è noto che nello scenario delle manovre i "russi libereranno il territorio della Bielorussia occupato dalla NATO." Tuttavia la leadership lituana ritiene che in realtà le esercitazioni simuleranno la conquista del Baltico. La presidente lituana Dalia Grybauskaitė parla apertamente in merito a queste esercitazioni di "manovre aggressive e offensive contro l'Occidente". Allo stesso tempo gli analisti militari ritengono che "i bielorussi e russi si prepareranno alla conquista del corridoio di Suwalki, considerato dagli strateghi della NATO il punto debole e meno difeso nella regione baltica. Come sostenuto dall'autore dell'articolo, c'è il rischio che i Paesi Baltici vengano isolati dalle forze dell'alleanza. "Se i russi prenderanno il controllo di questo corridoio, potranno organizzare linee di rifornimento a Kaliningrad via terra. Per la NATO a sua volta sarà più difficile trasferire le truppe e i rinforzi a nord, dal momento che a largo di Kaliningrad la Russia può contare su 60 navi da guerra, mentre la parte meridionale è protetta dai sistemi di difesa aerea. L'alleanza non ha i mezzi per opporsi".