Viaggio in Cile\ preti pedofili: Papa chiede perdono. Ma non basta
(last modified Thu, 18 Jan 2018 08:48:23 GMT )
Gen 18, 2018 09:48 Europe/Rome
  • Viaggio in Cile\ preti pedofili: Papa chiede perdono. Ma non basta

- Un incontro strettamente privato, dopo il pranzo di ieri in nunziatura, con un piccolo gruppo di vittime di abusi sessuali da parte di preti in Cile.

Il Papa ha voluto subito entrare in una delle questioni più spinose che dilania la Chiesa cilena. All’incontro, ha detto un portavoce  della Sala Stampa vaticana.

Da settimane  e' che il paese infatti e' diventato teatro di una escalation preoccupante: le polemiche e il malcontento hanno trovato radici nel come la Chiesa cilena e il Papa hanno gestito la piaga della  pedofilia. A questo si aggiunge il dissenso contro la visita papale  - che inizierà lunedì prossimo - per via dei costi altissimi sostenuti dal governo, circa 7 milioni di dollari, necessari per gli spostamenti, la sicurezza, il dispositivo dell’accoglienza.Erano 31 anni che un Papa non visitava il Cile. L'ultima volta, nel 1987, era stato Wojtyla, acclamato senza se e senza ma anche perché, all'epoca, a guidare il Paese andino era il dittatore Augusto Pinochet e, dunque, qualsiasi atto vandalico o di protesta sarebbe stato pagato a caro prezzo. Oggi in Cile la democrazia è invece consolidata, come dimostra l'alternarsi di centro-destra e centro-sinistra nelle ultime 4 presidenziali, mentre Bergoglio, pur essendo carismatico come Wojtyla, è sicuramente più vicino del Papa polacco a quella dottrina sociale della Chiesa che lo porta, sovente, ad aggirare ogni misura di sicurezza pur di abbracciare il popolo in strada. Lo ha fatto anche a Santiago, facendo ammattire i Carabineros.

Comunque la polemica c'è stata anche dopo il perdono chiesto dal Santo Padre alle vittime di abusi sessuali per mano di esponenti del clero cileno "provo dolore e vergogna per i danni irreparabili a bambini fatti da parte ministri della Chiesa" ha detto Francesco nel suo discorso alla Moneda. E solo poco dopo, durante la gran messa celebrata ieri al Parco O'Higgins di Santiago, Francesco si e' presentato al suo fianco del vescovo Juan Barros, accusato da molte vittime di abusi di avere coperto per anni le violenze sessuali di padre Fernando Karadima, sospeso a vita dalla Santa Sede nel 2011. Lapidario il tweet della moglie dell'ex presidente cileno Frei (1994-2000), Marta Larraechea: "Non gli credo per niente: dice una cosa e ne fa un'altra". La prossima tappa e' Peru', una visita sicuramente più facile della cilena.

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