Brexit: May, 'mio piano unica chance'. Boris controreplica, 'follia'
(last modified Sun, 30 Sep 2018 21:34:57 GMT )
Set 30, 2018 23:34 Europe/Rome
  • Brexit: May, 'mio piano unica chance'. Boris controreplica, 'follia'

LONDRA (Pars Today Italian) - La Brexit monopolizza il congresso del Partito Conservatore e la premier Theresa May vive nell'assise di Birmingham una vera e propria sfida finale.

Una sfida che non riguarda tanto e solo il suo futuro politico, quanto quello del partito di governo più longevo nella storia europea e di una delle sette economie più avanzate al mondo: perché May deve fronteggiare tre pesanti attacchi, oltre a quello, scontato, dei laburisti. Il primo viene dai 'brexiteer' ultrà e da Boris Johnson, che vogliono un accordo di basso profilo con l'Ue, come quello in vigore con il Canada. Il secondo dalla fronda Tory moderata - piccola, ma potenzialmente determinante - che in caso di 'no deal' minaccia di far campagna per un referendum bis per riaggiustare le cose con Bruxelles. Il terzo dall'Europa che, a Salisburgo, ha bocciato la piattaforma dei Chequers su cui la premier continua a scommettere giurando di "credere nella Brexit" e di poterne fare "un successo". Il congresso, in una Birmingham blindata dalle misure di sicurezza per evitare ogni possibile rischio di attentato, entra formalmente nel vivo da domani, con le relazioni dei big, destinate a culminare martedì nell'intervento di Johnson e, mercoledì, nella chiusura di May. E tuttavia lo scontro a colpi di interviste si è acceso già oggi. La premier annuncia una tassa di registro fino al 3% sul valore degli immobili acquistati da stranieri non residenti nel Regno Unito: una misura che piace ai falchi della destra e serve a far cassa, raffreddando un mercato immobiliare che a Londra, malgrado la Brexit, rimane alle stelle. Oltre a proporre per il 2022 un grande "festival" dell'identità britannica. Ma soprattutto lancia ai maggiorenti del partito un messaggio chiaro: smettetela di fare "giochetti politici" sulla Brexit e pensate all'unico sbocco possibile per il Paese, uno sbocco che, nelle sue parole, passa dal sostegno al piano dei Chequers.

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