Pars Today

BEIRUT (Pars Today Italian) - Unicef chiede l'apertura di corridoi umanitari per i minori, costretti dai jihadisti all'arruolamento.

Intanto le truppe lealiste di Baghdad hanno intensificato nelle ultime ore le operazioni militari per strappare la roccaforte irachena ai terroristi.Mentre a Falluja si continua a combattere, la popolazione locale sta vivendo una vera e propria crisi umanitaria. La denuncia è dell'Unicef che parla di oltre 20.000 bambini rimasti intrappolati nel conflitto in corso tra le forze lealiste irachene e i combattenti del Daesh per il controllo sul territorio. L'organizzazione chiede "a tutte le parti in campo di proteggerli e di mettere a disposizione un passaggio sicuro a chi vuole uscire dalla città". Tra i pericoli maggiori per i minori, secondo l'Unicef, "il reclutamento forzato, le strette misure per i controlli di sicurezza e la separazione dalle loro famiglie".Intanto a Falluja la battaglia non conosce sosta. Come già evidenziato nelle scorse ore da diversi osservatori internazionali, gli uomini del Daesh stanno difendendo fino allo stremo le loro posizioni. Al punto da utilizzare centiania di abitanti di Falluja — si stima siano ancora 50.000 blocatti in città — come scudi umani contro gli attacchi congiunti delle forze irachene e delle milizie sciite sostenute dall'Iran, nonché dai bombardamenti preparatori condotti dalla Coalizione. Nelle scorse ore si sono verificati numerosi scontri soprattutto nella parte sud della città, dove i militanti fedeli al Califfato hanno usato tunnel, cecchini e autobombe nel tentativo non riuscito di prendere di controassalto l'esercito regolare iracheno.