Moldova nel caos: deposto il presidente
Il presidente moldavo Igor Dodon, temporaneamente deposto, ritiene che la decisione della Corte costituzionale di trasferire i poteri di Capo di stato al premier Pavel Filip abbia lo scopo di usurpare il potere.
Questa domenica la corte suprema ha sospeso il presidente Igor Dodon; al suo posto, ad interim, è arrivato l'ex primo ministro Pavel Filip, partito democratico, che preso il potere ha annunciato lo scioglimento delle camere e indetto elezioni anticipate per il 7 settembre.
Proprio Filip, mentre i suoi supporter manifestavano nelle vie della capitale a migliaia, ha organizzato la deposizione con l'accusa all'ex presidente Dodon, di non aver sciolto il parlamento come avrebbe dovuto visto che gli eletti non avevano trovato entro il termine di legge del 7 giugno una maggioranza e un primo ministro.
In precedenza Dodon aveva comunicato che la Moldavia si sarebbe rivolta alla comunità internazionale esortandola a fare da mediatore per un passaggio dei poteri pacifico e dichiarando che in caso contrario il paese avrebbe visto una “mobilitazione senza precedenti” e proteste.
Il Partito dei socialisti della Moldavia, d’ispirazione filorussa, e il blocco ACUM, filoeuropeo, sabato hanno formato una maggioranza parlamentare e dopo tre mesi di attesa il paese ha ottenuto un nuovo governo. La Corte costituzionale ha dichiarato illegali queste decisioni e in risposta il Parlamento ha affermato che il Partito democratico, al momento al potere, sta cercando di usurpare il potere attraverso i giudici.