Argentina si schiera contro Trump e l'Ue. Apre alla Cina
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BUENOS AIRES (Pars Today Italian) - L'Argentina non crede "necessario" oggi schierarsi nel conflitto tra Stati Uniti e Cina, ha dubbi sul futuro dei rapporti commerciali con l'Unione europea e non chiude a un partenariato con la Russia.
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
Lug 18, 2020 05:53 Europe/Rome
  • Argentina si schiera contro Trump e l'Ue. Apre alla Cina

BUENOS AIRES (Pars Today Italian) - L'Argentina non crede "necessario" oggi schierarsi nel conflitto tra Stati Uniti e Cina, ha dubbi sul futuro dei rapporti commerciali con l'Unione europea e non chiude a un partenariato con la Russia.

Sono alcuni dei temi evocati dal ministro degli Esteri, Felipe Solà, nel corso di una lunga videoconferenza con la stampa estera promossa da "Agenzia Nova" a Buenos Aires. Usa e Cina sono al momento due attori "complementari" e l'Argentina deve muoversi vedendo quale sia "la sua convenienza".

 "Non sappiamo se la guerra sarà fino a novembre o se durerà in eterno. Non crediamo che dobbiamo prendere posizione. Tradizionalmente siamo nell'area di influenza di Usa e Unione europea, ma la Cina offre alternative interessanti e ci ha assistito durante l'emergenza sanitaria", ha detto il ministro. Oltre ad aver ricevuto da Pechino aiuti per fronteggiare la diffusione del nuovo coronavirus, Buenos Aires ha di recente avviato un colloquio con la compagnia cinese Huawei per valutarne un eventuale ingresso nella tecnologia 5G, il cui esordio è qui previsto tra il 2022 e il 2023.

Washington "ci chiede di approvare le sanzioni e l'embargo al Venezuela. Non siamo d'accordo perché aggravano le condizioni del popolo venezuelano" e rischiano di "polarizzare" la scena finendo per incentivare la resistenza anche militare del governo, ha precisato Solà. D'altro canto, non sono piaciute neanche le decisioni prese dall'Unione europea sul tema; a fine giugno Bruxelles ha deciso di sanzionare undici deputati dell'Assemblea nazionale (An), esponenti filogovernativi e frange minori dell'opposizione, responsabili di aver tentato di togliere a Juan Guaidò la presidenza dell'aula. "L'Europa si sbaglia quando sanziona deputati del Venezuela", ha dichiarato Solà nel corso di un'intervista via teleconferenza concessa alla stampa estera.

 

 

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