Missionaria svizzera uccisa in Mali
La Svizzera ha annunciato che nel Mali una missionaria di Basilea è stata uccisa ha detto il portavoce del Dipartimento federale (ministero) degli affari esteri Valentin Clivaz all'agenzia Keystone-ATS. Secondo i media svizzeri si tratterebbe della 59enne Béatrice Stockly.
La donna, che da anni lavorava come missionaria a Timbuctù, era stata rapita all'inizio del 2016. Era già stata rapita una prima volta nell'aprile del 2012, precisa l'agenzia. Le circostanze esatte dell'assassinio non sono ancora chiare. Le autorità svizzere hanno appreso l'informazione da Parigi a sua volta informata dall'ostaggio francese recentemente rilasciato. Berna intende ora fare tutto il possibile per accertare le circostanze esatte dell'uccisione e ottenere le spoglie dell'ostaggio svizzero. A tal fine, si rivolgerà anche al governo di transizione del Mali, afferma una nota del Ministero.
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