Ministro difesa Turchia: continuano le verifiche sugli S-400
Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha riferito che le forze armate di Ankara continueranno la verifica dei sistemi di difesa anti-area S-400, preparandoli per il dispiegamento.
Il capo del dicastero ha quindi sottolineato che "l'acquisto e le verifiche programmate dei sistemi difesa anti-aerea non comporta un'alienazione dalla NATO". Ieri il capo di stato turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che la Turchia non ha alcuna intenzione di chiedere il permesso agli Stati Uniti d'America in relazione ai test sulle piattaforme difensive anti-aeree S-400. In precedenza Akar ha confermato che la Turchia aveva condotto i test sugli S-400 nella località di Sinop, sul Mar Nero, precisando che le operazioni erano state concordate con il contratto d'acquisto. I test della Turchia e la minaccia di sanzioni USA Le dichiarazioni di Akar arrivano a pochi giorni delle affermazioni fatte da due senatori statunitensi, il democratico Chris Van Hollen e il repubblicano James Lankford, che hanno sollecitato il Dipartimento di Stato americano a introdurre sanzioni contro la Turchia per i test pianificati dei sistemi S-400 acquistati da Mosca. I due politici espresso preoccupazione per i "rapporti" secondo cui la Turchia ha utilizzato i sistemi di difesa aerea per rilevare e rintracciare F-16 di fabbricazione statunitense in due occasioni, compresi i voli dell'aeronautica militare greca alla fine di agosto. I legislatori affermano anche che la Turchia ha testato i radar S-400 sui propri F-16 mentre sorvolavano Ankara nel 2019, senza specificare la data. Van Hollen e Lankford hanno affermato che a causa di questi test, la Russia sarà in grado di monitorare i movimenti delle forze militari della NATO, apparentemente riferendosi a precedenti accuse infondate delle autorità americane. La Casa Bianca ha ripetutamente cercato di dissuadere Ankara dall'acquistare gli S-400, sostenendo che sarebbero stati incompatibili con la rete di difesa della NATO e avrebbero presumibilmente consentito a Mosca di scoprire i punti deboli degli aerei della NATO. Sia la Russia che la Turchia hanno negato l'affermazione che Mosca potrebbe spiare la NATO attraverso questi sistemi di difesa aerea.
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